La Lega preme per un ministero al Capitano, Molinari: "Se sosteniamo Draghi naturale Salvini ministro"
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La Lega preme per un ministero al Capitano, Molinari: "Se sosteniamo Draghi naturale Salvini ministro"

Il capogruppo della Lega alla Camera su Radio Capital: "Non siamo felici di sedere al tavolo con Pd e M5s, ma..."

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8 Febbraio 2021 - 09.49


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Così Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, a “The Breakfast Club” su Radio Capital.

“Non siamo felici – afferma Molinari – di sedere allo stesso tavolo di 5stelle e Pd. Il nostro governo con il 5stelle è stato un grave errore ma ora è un’altra cosa. Il primo partito d’Italia per consensi non può fare spallucce davanti all’appello del presidente Mattarella. Sarebbe da irresponsabili. Per noi, l’alternativa migliore sarebbe stata un esecutivo a tempo, con una data certa per le elezioni. Non mi pare però che questa sia l’intenzione di Draghi e Mattarella”.

“Il gioco del Pd è – afferma Molinari – sempre stato quello di cercare di darsi da solo la legittimazione di partito presentabile davanti a un centro destra definito sempre impresentabile. Non è la Lega che ha cambiato rotta. Incomprensibile l’atteggiamento di Giorgia Meloni: chi a priori dice no, come chi a priori dice sì come Forza Italia, pone il centrodestra in una posizione di minor forza contrattuale. Il no a priori di Fratelli d’Italia non è fare gli interessi degli elettori. Davanti alla chiamata del presidente della Repubblica bisogna almeno ascoltare, iniziare a sbraitare non credo sia una mossa sensata. Come ci ricompatteremo? Finché la legge elettorale resta questa il modo di compattare il centrodestra si deve trovare per forza”.

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