Draghi mette in crisi la destra: aumentano i rumor su un'uscita di Carfagna da Forza Italia
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Draghi mette in crisi la destra: aumentano i rumor su un'uscita di Carfagna da Forza Italia

I rumor parlano di un progetto di ampio respiro che coinvolgerebbe, oltre a pezzi di Fi e 'Cambiamo', vari esponenti centristi ('attenzionata' sarebbe stata pure l'Udc').

Mara Carfagna
Mara Carfagna
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3 Febbraio 2021 - 21.24


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Checché ne dicano Salvini e Meloni il centro-destra è completamente spaccato su Mario Draghi: Fratelli d’Italia ha già dato il no preventivo, anche se Salvini dice che la Lega non può dare no preventivi visto che ancora non hanno incontrato Draghi, mentre in Forza Italia l’ala moderata sta facendo capannello intorno a Mara Carfagna, perché i sovranisti che gridano al voto alla detsra moderata stanno stretti. 
La vicepresidente della Camera ha trascorso l’ntera giornata tra telefonate e incontri. Nel pomeriggio sono stati avvistati nel suo ufficio a Montecitorio Giovanni Toti e Gaetano Quagliariello di ‘Cambiamo’. Raccontano di una Carfagna sempre più insofferente e si rincorrono le voci su una possibile scissione.
C’è chi scommette che l’ex ministra nelle ultime ore sarebbe sempre più tentata dallo strappo e guarderebbe proprio ai ‘totiani’ per dar vita a un nuovo ‘contenitore politico’ dei moderati. Con lei sarebbe pronta a dire addio al partito di Silvio Berlusconi una nutrita pattuglia di parlamentari forzisti, stanchi di una coalizione a trazione sovranista.
I rumor parlano di un progetto di ampio respiro che coinvolgerebbe, oltre a pezzi di Fi e ‘Cambiamo’, vari esponenti centristi (‘attenzionata’ sarebbe stata pure l’Udc’). I contatti con i ‘totiani’ avrebbero avuto un’accelerata proprio con l’incarico a Draghi. C’è chi scommette che già si stia ragionando sul nome della nuovo soggetto ‘Cambiamo-Voce Libera’.
Carfagna tace, nulla trapela sulle sue reali intenzioni. Ma i suoi fedelissimi scalpitano: c’è chi spinge per uscire ora, chi invita alla cautela. Carfagna non avrebbe ancora deciso sul da farsi. Molto dipenderà, assicurano fonti parlamentari azzurre, da cosa farà Berlusconi e che indicazioni di voto darà dopo le consultazioni del premier incaricato. Un ‘no’ a Draghi per seguire il fronte sovranista, raccontano, potrebbe dare il là al più classico del ‘tana libera tutti’.
Il senatore forzista Andrea Cangini, portavoce di ‘Voce Libera’, l’associazione che fa capo a Carfagna, non usa tanti giri di parole e spiega: ”Stiamo attraversando una fase di grandissima emergenza nazionale e il capo dello Stato ha fatto un accorato appello a tutte le forze politiche. Se Fi, dopo aver invocato il ‘governo dei migliori’, si tirasse ora indietro e rifiutasse di dare il suo sostegno a Draghi, che oggettivamente è il migliore dei premier possibili oggi, si creerebbe un problema per molti dentro Fi, non solo per Carfagna…”.

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