Zingaretti annuncia i 5 obiettivi politici del "piano strategico per l'Italia"
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Zingaretti annuncia i 5 obiettivi politici del "piano strategico per l'Italia"

I pilastri sono: rivoluzione verde, Italia semplice per sburocratizzare, Equity Act per parità salariale uomo-donna ed equilibrio nord-sud, aumento della spesa per l'educazione, piano per la salute e l'assistenza.

Nicola Zingaretti
Nicola Zingaretti
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14 Gennaio 2020 - 14.06


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Riuscirà a fare la rivoluzione promessa e a far diventare il Pd (o come si chiamerà) un partito che entusiasmi i giovani, che guardi al futuro e che non abbia paura di lottare davvero per i diritti sociali e civili, per l’ambiente e per la pace senza essere un partito timido che abbia paura di mettersi di traverso all’arricchimento dei ricchi e contrastare i nuovo imperialismi che minacciano la stabilità mondiale.

Vedremo.

“Proporremo al governo un vero e proprio piano strategico per l’Italia: 5 obiettivi politici con misure concrete da adottare”. Lo ha detto Nicola Zingaretti al seminario Pd in vista della verifica. I pilastri sono: rivoluzione verde, Italia semplice per sburocratizzare a favore di imprese e cittadini, Equity Act per parità salariale uomo-donna ed equilibrio nord-sud, aumento della spesa per l’educazione, piano per la salute e l’assistenza.

Nicola Zingaretti ha spiegato, punto per punto, quella che ha definito come una vera e propria “agenda di cose che cambiano l’Italia”. Cinque punti che rappresentano una “missione di cambiamento” con i quali il segretario del Pd intende “incalzare” il governo. 

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 La rivoluzione verde – Zingaretti ha spiegato che il “primo punto è una rivoluzione verde per tornare a crescere, con dentro scelte di campo nette”, come un “piano straordinario per raggiungere in 5-7 anni, decidiamolo, il totale efficientamento energetico di tutti gli edifici pubblici”.

Semplificazione burocratica – Il secondo punto prevede di “varare un piano per passare dall’Italia della burocrazia all’Italia semplice, per i cittadini e le imprese”. “Dobbiamo costruire politiche che diano a chi vuol fare l’impreditore dei tempi certi” e poi spingere per una “grande digitalizzazione”, ha spiegato il leader dei Dem.

Riduzione delle distanze sociali – “C’è bisogno – ed è questo il terzo punto – di un equity act per ridurre le distanze sociali”, perché “più uguaglianza non è rinuncia alla competitività ma un pezzo di una competitività diversa”.

 Aumentare la spesa per l’educazione – Il quarto punto vuole “portare in cinque anni la spesa per la conoscenza a livelli Ocse, con un incremento annuo di 4 miliardi”, “l’estensione dell’obbligo scolastico”, ma anche “raddoppiare gli istituti tecnici”.

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 Assistenzialismo – Zingaretti ha parlato “infine un piano per la salute, la cura e l’assistenza, per non lasciare soli i più deboli”, ha detto. “Proponiamo l’istituzione della figura dell’infermiere di comunità e di condominio”, “l’aumento dell’indennità di accompagnamento”, una “legge per la non autosufficienza perché c’è una parte della popolazione messa nella marginalità che ricade solo sulle famiglie”.
 La legge elettorale – Zingaretti ha affrontato anche la questione della legge elettorale. “Sono d’accordo, verifichiamo, siamo disponibili ad andare anche oltre e rafforzare questo schema”, cioè valutare “il rafforzamento dei poteri governativi, non so con quale formula. Ma non dobbiamo aver paura, mettiamo in campo delle proposte aprendo il confronto con gli altri”, ha detto.

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