Renzi, l'eterno déjà-vu del centro (sinistra): spero Berlusconi si candidi contro di me
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Renzi, l'eterno déjà-vu del centro (sinistra): spero Berlusconi si candidi contro di me

Il leader Pd da Vespa presenta la grande coalizione dove nei vari collegi sfileranno Gentiloni, Minniti, Franceschini, Delrio, Orlando. Poi per la legge delle contrapposizioni chiede voti agli sfiduciati

Il segretario del Pd ,Matteo Renzi
Il segretario del Pd ,Matteo Renzi
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21 Novembre 2017 - 20.27


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A Porta a Porta, nella poltroncina di Vespa, Matteo Renzi si gasa. Dice: ‘Sarei contento che Berlusconi potesse candidarsi perché vorrei proporgli di candidarsi contro di me, visto che leggo che c’è l’accordo segreto o chissà cosa. Vorrei che i cittadini vedessero candidarsi me contro Berlusconi”. Il segretario Pd aggiuge: “In questa grande coalizione ci sarò io, ma in un collegio ci sarà Gentiloni, in uno Minniti, in uno Franceschini, Delrio, Orlando. Saranno tutti in campo, oltre ai candidati dei partiti della coalizione. Il Pd e il centrosinistra, io spero di fare una coalizione ampia, avranno un sacco di bella gente sulla scheda”, sottolinea. E poi sul candidato Cinque Stelle Di Maio: “Di Maio può scappare da me ma a un certo punto si dovrà candidare in un collegio. Dove si candidera’? A Pomigliano dove ha preso 59 preferenze? Dovunque Di Maio deciderà di candidarsi metteremo contro il capo dei cinque stelle un giovane o una giovane ricercatrice e scienziato, perché contro il capo di un partito che elogia i no vax e le scie chimiche va messo un giovane del sud che spiega che noi siamo per la scienza e non per le bufale”, ha detto Renzi.

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E infine sulla legge elettorale: “Chi conosce questa legge elettorale sa che numeri alla mano il Pd sarà il baricentro della prossima legislatura perché l’insieme dei voti presi nei collegi e nel proporzionale ci darà un ruolo fondamentale”. “Nel centrosinistra vorrei che si facesse una riflessione, anche con chi non condivide tutto quello che abbiamo fatto: credo che sia meglio stare con qualcuno con cui si condivide qualcosa che non far vincere quelli con cui non si condivide nulla”, ha concluso Renzi. 
Ha ragione Renzi, per una volta. C’è un elettorato di sinistra che con lui e la sua squadra non condivide proprio nulla, meno che mai le macerie che con scientifica protervia ha fatto della sinistra. Non c’è qualcosa. Solo il nulla.

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