Referendum, lettera di Civati ai Possibili e alle Possibili
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Referendum, lettera di Civati ai Possibili e alle Possibili

Giuseppe Civati, scrive una lettera ai referendari impegnati in tutta Italia nei banchetti per promuovere gli #8Sì. L'obiettivo è quello di raggiungere le 500mila firme.

Referendum, lettera di Civati ai Possibili e alle Possibili
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1 Settembre 2015 - 21.02


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Nessuno ne parla ma Pippo Civati ha lanciato sul web ad agosto la raccolta firme per 8 referendum. L’idea è quella di condividere una serie di quesiti, sui temi fondamentali della vita politica del Paese. Secondo quanto si legge nel sito “La sfida referendaria consentirebbe di restituire ai cittadini la sovranità che hanno smarrito, rispetto a quanto successo in Parlamento in questi due anni”. Da qualche giorno, in gran parte dei Comuni italiani, è infatti possibile firmare per gli otto quesiti proposti da “Possibile”, la formazione politica fondata da Pippo Civati dopo la sua uscita dal Partito Democratico avvenuta poco prima delle scorse elezioni regionali.

Per sostenere questa raccolta firme ha inviato una lettera ai suoi sostenitori, che riportiamo qui sotto.


La missione referendaria, la nostra missione possibile, super impegnativa e ostracizzata quando non boicottata da molti che sperano nel nostro fallimento (chissà poi perché: sarebbe il fallimento di tutti), sta andando molto bene ed è per me uno dei momenti più appassionanti della politica italiana dopo molto tempo.

In molti comuni abbiamo già raggiunto e superato l’obiettivo, grazie al lavoro eccezionale di moltissimi Possibili sparsi per il Paese.

La nostra rete, che nasce già a disposizione dei cittadini e che prescinde dall’ombelico che appassiona molti, si è attivata al di là di ogni previsione.

Ora sono a chiedere a voi, a te, una per una, uno per uno, di fare il possibile (appunto) per moltiplicare gli sforzi e raggiungere l’obiettivo nazionale.

Per farlo, le azioni sono collettive e personali.

Potete promuovere un banchetto, anzi più d’uno.

Se siete in pochi e isolati (capita: siamo solo all’inizio) potete andare in comune a firmare, potete portare i vostri amici e potete volantinare davanti alla casa comunale dove si può firmare. Spingitori di referendum.

Vi consigliamo di farlo anche davanti alle scuole e di ricordare a tutti che si firma per fermare le schifezze approvate negli ultimi due anni, che nessuno aveva promesso in campagna elettorale e che sono il prodotto più rovinoso delle larghe intese.

In più potete scrivere sms, usare whatsapp, invadere i social, spiegare come si fa e se non lo sapete potete scrivere a referendum@possibile.com e chiedere ad Alessio e Marco (i migliori) come si può risolvere il vostro problema.

I nostri parlamentari, gli amici di Green Italia, i colleghi di Alternativa libera, gli attivisti di Azione civile si sono mobilitati insieme a noi e condividono la sfida e i risultati. Altri forse si aggiungeranno, di qui alla fine del mese, e i referendum saranno anche loro: perché i referendum sono di tutti coloro che li sottoscrivono, alla pari, all’insegna dell’uguaglianza e della democrazia.

Per qualsiasi cosa, in questi giorni, potete chiamare anche me, a qualsiasi ora, all’indirizzo civati@gmail.com.

Sono qui, insieme a voi, per cambiare le cose. Contro i falsi cambiamenti, come sempre,

Pippo

Per saperne di più clicca su [url”referendum.possibile.com”]http://referendum.possibile.com/[/url]

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