Civati: "L'addio di Di Battista fine di una storia d'amore, il M5s ora disorienta"
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Civati: "L'addio di Di Battista fine di una storia d'amore, il M5s ora disorienta"

L'ex deputato di Possibile: "C'è una mutazione genetica in corso, c'è chi da sovranista diventa europeista in 24 ore, il che denota anche la pochezza di certi personaggi"

Pippo Civati
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12 Febbraio 2021 - 14.59


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LO’ex deputato di Possibile Pippo Civati è convinto che il M5s stia pagando un prezzo ‘affettivo’, non solo politico, per il sostegno a Mario Draghi, riferendosi ovviamente all’addio di Alessandro Di Battista: “Sembra una storia d’amore infranta. Le parole di Di Battista fanno capire bene che i sentimenti sono cambiati”. 
“Pensando al passato – ha premesso Civati – si può dire che i grillini fossero monogami, nel senso che in principio non si potevano alleare con nessuno. Quando ero in Parlamento con Possibile, loro non condividevano nessuna iniziativa, non firmavano nulla. Io stesso ero accusato di essere un ‘cane da riporto’ o un fedifrago perché ero uscito dal Pd. Ancora oggi usano un linguaggio tutto loro, a metà tra una love story e una spy story. Ma è evidente che dalla monogamia sono approdati alla poligamia. Il M5s ormai ti disorienta, come fa lo stesso Salvini in questa fase”.
“C’è una mutazione genetica in corso, c’è chi da sovranista diventa europeista in 24 ore, il che denota anche la pochezza di certi personaggi che, a esempio, si sono accorti che Sviluppo economico e Ambiente funzionano meglio se sono accorpati. Da quanti anni se ne parla? Dopo tre anni di governo, ora il M5s è abbagliato dalla trovata del ministero della Transizione Ecologica o accetta, senza fare un fiato, l’annuncio di Draghi che il Recovery fund vada riscritto da capo. Non capisco. Guardandola da casa, parlando da cittadino, mi pare tutto una dissociazione dalla realtà.
“Questo schema – ha continuato Civati – mi sembra molto fragile e anche un pò paraculo. Possibile che tutti abbiano cambiato convinzioni e posizioni politiche in una settimana? È vero che stanno arrivando tanti soldi da spendere ma è credibile se ora tutti sono diventati ambientalisti? Li vorrei vedere nei prossimi mesi votare la carbon tax, di cui era perfino blasfemo parlare nelle precedenti legislature.
“Quello che andrebbe evitato è il governo semi politico. In tanti vogliono prendersi un ministero ma sarebbe stato molto meglio riuscire a fare un governo tecnico, con ‘tecnici’ d’area, sorretto da una maggioranza politica definita, come dovrebbe essere del resto un governo del presidente. Così tutte queste mosse e mossette dei partiti mi sembra siano un pò pericolose anche per Draghi e per la stabilità del governo. Vedremo.
“Ci serviranno un paio di mesi per capire se una maggioranza rabberciata reggerà all’urto delle decisioni e se l’autorevolezza e il carisma di Draghi saranno un collante sufficiente per tenere insieme Pd, Leu e M5s con Lega e Fi. Ricordiamoci di Monti – ha concluso Civati – osannato come il salvatore della Patria che dopo qualche mese perse la spinta propulsiva e si afflosciò”.

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