Massimo Cacciari, ex sindaco di Venezia, fa una precisa analisi sul premier: “Matteo Renzi non ha rivali, né a destra, né a sinistra. Solo la crisi può batterlo”. “Se il centrodestra si aggregasse attorno alla figura di Matteo Salvini configurando una destra lepeniana potrebbe anche arrivare al 15 per cento, ma poi Forza Italia sparirebbe”.
Nessuna insidia comunque per il Pd per Cacciari: “Il centrodestra è morto. Silvio Berlusconi ormai è stanco, i suoi delfini, da Gianfranco Fini ad Angelino Alfano l’hanno deluso, perciò è normale che pensi solo a salvare se stesso e la “baracca”, cioè le sue aziende. Forse restano vive le idee di destra. Ma anche quelle si stanno trasferendo nel partito di Renzi”.
“Il leader Pd – ha spiegato Cacciari sul partito della Nazione – sta facendo di tutto per attrarre i voti di centrodestra a sé. Tant’è che per il 50 per cento fa quello che voleva fare Berlusconi. È anche per questo che Silvio non vede eredi dopo di lui, se non proprio il giovane Renzi”.
“Per carità”, dice Cacciari su Raffaele Fitto, “sopra Roma non prende neanche un voto”. Su Maurizio Landini, invece afferma: “Se il capo della Fiom scendesse in politica, il premier porterebbe dei ceri alla Madonna dalla felicità”. Pier Luigi Bersani e Massimo D’Alema? “Ormai sono impresentabili. L’ultima loro occasione sono state le primarie, ma anche lì hanno sbagliato”, “almeno potevano coalizzarsi tutti per sostenere Pippo Civati. Ormai la guerra politica è dei giovani”.
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