Per il Governo ipotesi di rimpasto
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Per il Governo ipotesi di rimpasto

Ore difficili per l'esecutivo Letta, dopo le intercettazioni che vedono protagonista il ministro De Girolamo. Anche Saccomanni in bilico.

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13 Gennaio 2014 - 19.58


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Giorni di tensione per l’esecutivo di Gianni Letta, con le ipotesi di cambio alla guida di alcuni dicasteri. Monta di ora in ora, infatti, la polemica sulle intercettazioni che coinvolgono il ministro dell’agricoltura De Girolamo, chiarirà in aula i contorni della vicenda sugli appalti Asl che la vede protagonista.

Intanto il presidente del Consiglio, Enrico Letta, guarda “con ottimismo” al fatto che l’Italia possa “risolvere i problemi e fare le riforme anche grazie al ringiovanimento dei leader politici”. Il premier indica poi nel superamento del bicameralismo, nella riforma elettorale e in quella della burocrazia gli obiettivi principali del suo governo.


Renzi, rimpasto di governo? “Roba da Prima Repubblica…”
– “Parlare di rimpasto è roba da prima repubblica”. Matteo Renzi su Twitter aggiunge anche un esplicativo “#chenoia” e chiude cosi’ il suo messaggio: “Vi prego, parliamo di coseconcrete”. Il segretario Pd era salito al Quirinale dopo che per tutto il giorno si erano susseguite le voci di un probabile rimpasto di governo, se non a un vero e proprio Letta-bis.

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Renzi sostiene che si tratta di un tema che riguarda solo il premier Enrico Letta, ma se anche la linea ufficiale è di distacco, nel partito si ragiona eccome su un rinnovamento della squadra.

E già si fanno i nomi sia di chi potrebbe uscire sia di chi potrebbe entrare. Renzi ha convocato i capigruppo e i presidenti delle commissioni parlamentari per raccogliere idee e iniziare a riempire il famoso ‘file di excel’ con i temi da mettere in calendario e le date entro cui i provvedimenti andranno varati.

Renzi: con Napolitano parlato di legge elettorale – Tra il presidente Napolitano e il segretario del Pd Renzi c’è stato “uno scambio di idee su prospettive, confronto e iter per la riforma della legge elettorale e per le riforme istituzionali, in attesa della sentenza della Consulta sulla legge elettorale”.


Franceschini “blinda” Saccomanni
– Il numero uno di via XX Settembre “è la persona che ha dato credibilità in Europa e sappiamo quanto ciò sia importante – spiega Franceschini -. Quindi non credo proprio che qualche errore gestionale del suo ministero possa mettere in discussione una delle garanzie del governo in Europa”. Acque agitate per l’esecutivo? Franceschini: “Nel 2014 risolvere le urgenze” “E’ chiaro che una coalizione composta da avversari politici possa essere attraversata da fibrillazioni”, commenta Franceschini che ricorda però come il governo abbia l’opportunità “di un cambiamento epocale” se nel 2014 riuscirà a fare tre cose: gestire al meglio la crisi economica e sociale; superare definitivamente il bicameralismo; realizzare una legge elettorale che dia stabilità.

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