Grecia, ok tedesco. Tsipras vara il rimpasto
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Grecia, ok tedesco. Tsipras vara il rimpasto

Il Bundestag ha approvato l'avvio dei negoziati con Atene, mentre il leader del governo greco cambia nove tra ministri e viceministri

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17 Luglio 2015 - 21.32


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Rivoluzione nel governo greco. Tsipras ha varato il rimpasto annunciato ieri, con l’uscita di scena dei ministri e viceministri dell’ala radicale di Syriza, nove sostituzioni in tutto. Intanto, come preannunciato dal ministero delle Finanze, lunedì mattina le banche greche non riapriranno. Lo rendono noto i media locali citando un annuncio dello stesso dicastero diffuso ad Atene poco fa secondo cui riapriranno solo le succursali che offrono servizi ai pensionati privi di carte di credito o bancomat.

Dombrovskis. “La questione del debito è di nuovo in agenda, si è pronti a discuterla ma è chiaro, come ha detto l’Eurosummit, che non ci sarà nessun ‘haircut’ del valore nominale, ma come fare non so ancora dirlo, sta ai Paesi della zona euro deciderlo, la Commissione non è un creditore”: lo ha detto il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis.

Ok dal governo tedesco. Il Bundestag tedesco ha approvato ad ampia maggioranza l’avvio dei negoziati con Atene per un terzo pacchetto di aiuti. Hanno votato a favore 439 deputati. Contrari 119. Quaranta gli astenuti. La Merkel sottolinea la necessità di dare un’altra possibilità alla Grecia. Dal canto suo il n.1 di Fmi Lagarde insiste sull’urgenza di alleggerire il debito. Intanto è arrivato il sì dall’Ue al prestito ponte da 7 miliardi per salvare il Paese e la Bce aumenta la liquidità per le banche greche.

Merkel. “So che ci sono molti dubbi sul fatto che la Grecia possa stare di nuovo sulle sue gambe, ma sarebbe irresponsabile non tentare questa strada e non dare una nuova chance alla Grecia”. Lo ha detto Angela Merkel al Bundestag.
La cancelliera tedesca Angela Merkel ha ringraziato il ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble per il suo lavoro sulla Grecia. E il Parlamento tedesco gli ha dedicato un lungo applauso. Poi sul referendum greco: “Il risultato è stato un mucchio di rovine”. “Il risultato è duro, per la gente in Grecia”, ha proseguito Merkel, sottolineando che è l’esito di un governo che per sei mesi è stato “irresponsabile”. Per la cancelliera si è cercata “una strada fuori dal vicolo cieco”.
Merkel ha nuovamente escluso un taglio del debito parlando al Bundestag. Un haircut sarebbe contrario ai Trattati Ue, ha motivato la cancelliera. Stravolgerli “sarebbe la fine della comunità di diritto in Europa, e con noi non si fa”.

Schaeuble. “Sul fatto che la Grecia vada salvata siamo tutti d’accordo”. Lo ha detto Wolfgang Shaeuble in Bundestag. “Ma bisogna vedere quale sia la strada – ha aggiunto – che può funzionare”.
“Qui non è in ballo la Grecia ma è in ballo l’Europa”. Ha sottolineato Schaeuble, secondo cui bisogna mantenere la testa fredda e decidere come rafforzare l’integrazione europa.

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