Daniela Santanché si veste da Giovanna D'Arco del Pdl
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Daniela Santanché si veste da Giovanna D'Arco del Pdl

"Bisogna azzerare il Pdl. Berlusconi dovrebbe farlo. Non abbiamo più un prodotto". La pasionaria del partito: "Centrodestra Italiano? Mi piace".

Daniela Santanché si veste da Giovanna D'Arco del Pdl
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5 Ottobre 2012 - 17.39


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Innovare. Azzerare. Ripartire. Daniela Santanchè suona la carica, e sprona il Popolo della Libertà a una ripartenza che sicuramente le toglierebbe di mezzo anche qualche sassolino dalla scarpa. “Cosa sogno
per il futuro? – ha detto l’ex sotosegrteraia alla Presidenza del Consiglio – Spero che non si cada nella trappola mortale del
teatrino della politica, che non si cada in quella lotta tra
bande che e’ diventata lotta tra razze ma che si torni nella
societa’ civile, tra la gente, senza quei lacci e laccioli che
alla fine hanno imbrigliato anche un uomo come Berlusconi”.

Insomma, ripartire da zero, ma lei ovviamente ci sarebbe, nonostante non sia proprio una nuovissima e di esperienze politiche ne ha avute parecchie, condite con rotture clamorose, la principale proprio quella con Berlusconi – di cui disse: “donne, non votatelo, ci vede solo orizzontali” – che da qualche anno, però, è tornato ad essere l’uomo a cui lei affiderebbe senza alcun dubbio la guida del centrodestra.

Della serie: ma non bisognava azzerare? Intanto, si parte dal nome. Che è smepre la cosa più facile. Per certi versi, pure divertente. “Centrodestra italiano? Mi piace”, dice Santanchè che nel suo curriculum ha tra le sue prime esperienze politiche la fondazione di una società di marketing. La politica, con An, arrivò molto dopo. Ma come vendere il prodotto resta comunque un parametro adeguato secondo la fondatrice di “Movimento per l’Italia”: “Non e’
che noi non abbiamo un mercato elettorale, gli italiani sono un
popolo a maggioranza di centrodestra ma noi non siamo stati
piu’ in grado di dare un prodotto. Il partito degli
astensionisti ci fa capire che non hanno lasciato noi per
qualcos’altro: vogliono stare con noi ma dobbiamo dare dei
contenuti.”. Con i dovuti distinguo, sembra di sentire Renzi.

In ogni caso si tratta di azzerare ma, come il Gattopardo, si cambia per restare gli stessi. E infatti anche la Giovanna D’Arco del Pdl rimane fedele pecorella del vecchio Pastore, Silvio Berlusconi. Che, in mezzo agli scandali del Lazio e alle “magnate” der Batman, quasi quasi esce ripulito: ” “Gli scandali del Lazio? Credo lo
spirito di Silvio Berlusconi sia stato tradito proprio da
questi scandali. Lui è stato
accusato di tutto ma mai di essersi impossessato di un solo
euro degli italiani”. Quindi, egli riflette: “Questi scandali hanno fatto riflettere
profondamente Berlusconi perché queste cose vanno nella
direzione opposta rispetto alla sua discesa in campo”, ci informa Santanché.

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