Caro Crocetta, serve sobrietà non castità
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Caro Crocetta, serve sobrietà non castità

Lettera aperta a Crocetta, candidato alla presidenza alla Regione siciliana che in un'intervista aveva detto che se dovesse essere eletto non farà più sesso.

Caro Crocetta, serve sobrietà non castità
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20 Agosto 2012 - 17.19


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di Onofrio Dispenza

“Se dovessi diventare presidente della Regione, dirò addio al sesso e mi considererò sposato con la Sicilia, le siciliane e i siciliani. Guidare la cosa pubblica è come entrare in un convento e non ho neanche più l’età per certe scorribande”. Seguo e condivido l’impegno politico e civile di Rosario Crocetta da tanti anni. Mi legano a lui anche amicizia e affetto. E penso che la sua sia la migliore candidatura possibile per una Sicilia da rifondare, anche e soprattutto nei valori.

L’intervista data a Klaus Davi e nella quale Crocetta si è sbilanciato in un impegno che nessuno gli aveva chiesto, mi lascia perplesso. E per questo, pur comprendendone le ragioni, gli dico che non mi trova d’accordo. So che ripenserà alle parole e al singolare impegno che si è sbilanciato a fare in una chiacchierata che arrivava nella fase più delicata della definizione delle candidature, per un confronto elettorale che si annuncia durissimo e incerto. La tensione è alta e Rosario, che di difficoltà anche pesanti ne ha attraversato tante, soprattutto come sindaco, guardando in faccia la mafia, sente tutta questa tensione. Ed è giusto e responsabile che sia così.

Ha vinto una partita interna al Pd, smontando resistenze di chi per egoismo teme l’idea di grandi cambiamenti; abbattendo ritrosie di vetero moralismo; ha acquisito tanta solidarietà nella società civile e in rete, di uomini, donne e giovani; è arrivato pure il sostegno dell’Udc post Cuffaro. E non è finita, c’é ancora da lavorare. Insomma, c’é da capire Crocetta, il senso delle sue parole,ma aggiungo che non sono d’accordo sulla promessa di castità e lo mando a dire a Rosario.

Lui dice: “Certamente non farò la fine di Silvio Berlusconi che si è consumato sia per la sua incapacità politica che per le donne, diciamo la verità, pur avendo più anni di me. Direi che l’ex premier ha rappresentato uno degli esempi di peggior politica in assoluto: ha sacrificato in nome del gossip il proprio impegno politico, facendo intendere una sua considerazione sotto zero dell’universo femminile, e su questo tema invito a riflettere le stesse donne del Pdl”.

Ed ancora: “La sessualità, sia etero che omo, portata agli estremi crea effetti di sovraesposizione. Quando si hanno ruoli pubblici, si deve essere molto prudenti e molto casti”.

Caro Rosario, immagina quanto possa essere d’accordo su queste tue considerazione, ma parliamo di Berlusconi, Crocetta è un’altra storia, e sottolineo storia.

Caro Rosario, quel che voglio dire è che tu, se la Sicilia lo vorrà, alla guida della Regione ci dovrai andare per quel che sei, senza sacrificare una sola cosa di quel bagaglio di vita e di esperienze che ti hanno portato fin qui, dopo Gela e l’europarlamento, essendo sempre scomodo, fortunatamente. Perché rinunciare al sesso? Se insistessi, sembrerebbe che la considerazione che tu hai del tuo sesso, non ”ortodosso”, ti consigliasse a rinunciarci per fare meglio. E’ vero, il pericolo sono gli estremi, come tu dici, la sovraesposizione, la mancanza di prudenza e di sobrietà. Di sobrietà, non di castità. Anche perché su Milano abbiamo avuto un caso di presunta castità, e i risultati lasciano molto a desiderare.

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