L'asse Squinzi-Camusso innervosisce Monti
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L'asse Squinzi-Camusso innervosisce Monti

Sulla spending review asse imprevisto tra Confindustria e Cgil. E Monti si fa saltare al mosca al naso: certe dichiarazioni fanno aumentare lo spread.

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8 Luglio 2012 - 16.00


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Sulla Spending Review, il premier Monti attacca il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi: “Dichiarazioni di questo tipo, come è avvenuto nei mesi scorsi, fanno aumentare lo spread e i tassi a carico non solo del debito ma anche delle imprese, e quindi invito a non fare danno alle imprese”. E ancora: “Invito a considerare che dichiarazioni di questo tipo da parte di personalità istituzionali ritenute responsabili hanno effetti molto rilevanti nei mercati e quindi suggerirei di fare più attenzione, non tanto nei riguardi del governo, che evidentemente non lo merita a giudicare da ciò che viene detto, ma verso le imprese”. Quindi l’ultimo affondo: “Avevo capito che le forze produttive migliori desiderassero il contenimento del disavanzo pubblico e che obiettassero a manovre fatte in passato molto basate sull’aumento delle tasse, e che era ora di incidere su spesa pubblica e strutture dello Stato. Ma evidentemente avevo capito male”.

Queste risposte al veleno, probabilmente, sono figli degli applausi del popolo della Cgil al presidente di Confindustria che ha preso parte al suo primo faccia a faccia con il segretario della Cgil, Susanna Camusso. Una imprevedibile sintonia sul governo “totalmente insufficiente”. Squinzi: “Dobbiamo evitare la macelleria sociale ma si deve razionalizzare e semplificare la P.A. perché abbiamo ridondanze che vanno eliminate. Questo della spending review deve essere considerato un primo intervento ma c’é ancora da fare moltissimo”. Squinzi ancora sul governo Monti: “Il mio giudizio è ancora sospeso, ma da un governo tecnico mi sarei aspettato cose che non sono state ancora fatte, per esempio sul sostegno alla ricerca”.

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