La Camusso vs Renzi: non ci coinvolge
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La Camusso vs Renzi: non ci coinvolge

Il segretario della Cgil boccia il documento uscito ieri dalla riunione del Pd sulla riforma del mercato del lavoro.

Susanna Camusso, segretario della Cgil
Susanna Camusso, segretario della Cgil
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30 Settembre 2014 - 18.10


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Il segretario della Cgil, Susanna Camusso, dopo la direzione del Pd dove è passata la linea di Matteo Renzi sul Jobs Act, durante un convegno a Bologna ha sottolineato: “Mi sembra una proposta molto confusa, non netta nei contorni rispetto a cosa si intenda fare sul precariato”. La Camusso ha bocciato il documento approvato: “Limitando la discussione solo ad alcune forme della collaborazione, in realtà si continuano a mantenere più di quaranta forme di assunzione differenti”.

“Non c’è un investimento effettivo sul tempo indeterminato, cioè sul cambiamento della qualità del mercato del lavoro” e allo stesso tempo “non si delineano i contorni della proposta sugli ammortizzatori e se come abbiamo capito ieri, il tema è il trasferimento delle attuali risorse della deroga agli ammortizzatori, non siamo di fronte a un’estensione” ha detto la Camusso.

“Il governo – ha sottolineato il segretario della Cgil – non pensi che una volta approvata una norma di questo tipo, sia finita la partita: noi continueremo la nostra iniziativa”. Poi ha avvertito il governo, che sta pensando alla legge delega sul ddl del Jobs acr: “Se continua un percorso di legge delega – ha detto -abbiamo davanti una strada che sara’ costellata dalla mobilitazione”. Anche dopo l’approvazione “perché bisogna fare i decreti attuativi” e poi, ha proseguito, “perché non è che basta cancellare dopodiché si rinuncia”. Secondo la leader Cgil, “il terreno delle tutele dei lavoratori rimane un grande tema aldila’ dei singoli voti”.

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Per il segretario della Cgil l’articolo 18 “è uno scalpo che proponiamo all’Europa, non che ci viene chiesto dall’Europa” sottolineando che “non condivide “l’idea che si debba intervenire obbligatoriamente sull’articolo 18”..

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