Muore Steve Jobs e Buffopoli si scatena
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Muore Steve Jobs e Buffopoli si scatena

Politici in fila per commemorare il creatore di Apple: così si spreca energia per dedicare loro un'agenzia di stampa che può avere solo l'onore del cestino..

Muore Steve Jobs e Buffopoli si scatena
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6 Ottobre 2011 - 17.10


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di Tancredi Omodei

L’Italia, si sa, è un Paese buffo. Non lo era, c’è diventato. E ogni giorno chi lo guida ce la mette tutta a renderlo buffo senza scampo. Mentre scriviamo – si sarebbe detto nel giornalismo di un tempo – a tenere la scena di”Buffopoli” è la sortita del suo premier. Alla rincorsa di un nuovo nome per il partito che dovrà sostenerlo nei giorni ( peggiori ) a venire, se ne esce con quella che dovrebbe essere una battuta ” Il nome migliore sarebbe FORZA GNOCCA!”, ha detto, grosso modo, il premier di “Buffopoli”.

Siamo sicuri che i presenti hanno riso, giornalisti compresi. Anzi, questi ultimi avranno dato gomitate per rappresentare un largo sorriso al dispensatore maximo.

Ecco, in questa”Buffopoli” accade anche che muoia Steve Jobs e i micro politici italici facciano a gara per dirne una sul neo defunto. Mettendosi dietro Obama, Medvedev e i grandi della terra.

Il più veloce è Gasparri, quello vero, non Marcorè. “Jobs ha cambiato la nostra vita”, dice Gasparri. Non ci è dato di sapere se Jobs è stato raggiunto dal pensiero di Gasparri, quello vero. Se si, avrà pianto a dirotto, grato del riconoscimento di aver cambiato la vita anche a Gasparri. “E’stato un Leonardo del nostro tempo”, gli vien da aggiungere a Gasparri. E su questo pensiero, che gli assicura il titolo in agenzia, da Firenze si fionda il sindaco Renzi. Agenzia anche per lui.

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Non può mancare la Meloni, anche lei in coda con Obama, Medevedev…”Dalla sua ci fu anche il genio”, dice la Meloni, probabilmente con una punta di comprensibile invidia.

In rete anche un saluto di Di Pietro, “Ciao Steve Jobs!”, vecchio compagno di banco…

E mentre alla Camera viene respinta la richiesta di un parlamentare dell’IDV e di un collega del PDL di tenere un minuto di silenzio, le agenzie sfornano altre dichiarazioni non notizia. C’è un certo Colli, del Pdl, che propone che i discorsi di Jobs siano letti nelle scuole. Poi c’è Lauro Raffaele ( Lauro cognome, Raffaele nome di battesimo ) che piazza un bel colpo:”Jobs ha aperto straordinari orizzonti di conoscenza!”. Ma no!? In coda anche Riccardo Nencini. Lui è segretario nazionale del PSI. Commenta la notizia della morte di Jobs mentre ricorda con tristezza la scomparsa di Federico Codignola.

Infine, c’è anche il PD. Il PD c’è. “Jobs è l’inventore del futuro, ha modificato le nostre vite. Una delle più grandi menti visionarie degli ultimi tempi”. Quella che manca al PD.

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