La professoressa Di Cesare 'spiega' il post per la brigatista Balzerani: "Solo vicinanza generazionale"
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La professoressa Di Cesare 'spiega' il post per la brigatista Balzerani: "Solo vicinanza generazionale"

Donatella Di Cesare: "Non sono stati soltanto gli anni di piombo, ma molto altro. Io, e come me moltissime altre e molti altri, ho scelto vie ben diverse dalle armi".

La professoressa Di Cesare 'spiega' il post per la brigatista Balzerani: "Solo vicinanza generazionale"
Donatella Di Cesare
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6 Marzo 2024 - 09.36


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La professoressa Donatella Di Cesare, finita al centro delle polemiche dopo il post di commiato all’ex brigatista rossa Barbara Balzerani, ha provato a difendersi. In un’intervista a La Stampa ha spiegato le ragioni di quel post, poi rimosso.

«Dopo aver saputo della sua morte ho scritto un post sicuramente molto stringato e breve, che definirei un post di distanza, per affermare la compassione umana rispetto a una persona che scompare».

Un post poi cancellato. «Non un ripensamento, ma mi hanno fatto presente che stava dando adito a fraintendimenti e anche a interpretazioni pretestuose, e a quel punto ho preferito eliminarlo. E sono stupita e sconcertata da ministri di questo governo che mi stigmatizzano con parole che rasentano l’insulto, non saprei come interpretare questi attacchi. Non mi è stato notificato alcun provvedimento. Nelle parole della rettrice ho letto la giusta preoccupazione per la democrazia, che è una preoccupazione anche mia, e a me nulla sta più a cuore della democrazia, credo di averlo provato e testimoniato anche nei miei ultimi scritti, e anche nel mio insegnamento». 

«Ho sempre condannato ogni forma di lotta politica violenta e l’ho fatto pur appartenendo io alla generazione degli anni Settanta, avendo vissuto in quel periodo. Ho scritto molto su come in Italia si discute di qual periodo, o meglio non si discute. Non sono stati soltanto gli anni di piombo, ma molto altro. Io, e come me moltissime altre e molti altri, ho scelto vie ben diverse dalle armi. Mai sono stata vicina a persone che hanno commesso violenza, ho sempre condannato la violenza in ogni forma. Semmai in quel periodo l’Ho subita e ne sono uscita in modo democratico attraverso la risposta delle piazze. Questa è la mia parte, non altre».

«C’è solo una vicinanza di generazione, e nel mio post facevo riferimento a quella generazione di quegli anni i post sui social sono sempre sintetici e quindi si prestano al fraintendimento. Provo una profonda pietà perle vittime di allora».

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