Muore la mamma di Chiara Gualzetti, la quindicenne uccisa da un coetaneo
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Muore la mamma di Chiara Gualzetti, la quindicenne uccisa da un coetaneo

Una nuova tragedia colpisce la famiglia di Chiara Gualzetti, la quindicenne tragicamente uccisa il 27 giugno 2021 da un ragazzo di sedici anni nel parco dell'Abbazia di Monteveglio (Bologna).

Muore la mamma di Chiara Gualzetti, la quindicenne uccisa da un coetaneo
Chiara Gualzetti con la madre Giusi e il padre Vincenzo
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2 Luglio 2023 - 12.40


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Una nuova tragedia colpisce la famiglia di Chiara Gualzetti, la quindicenne tragicamente uccisa il 27 giugno 2021 da un ragazzo di sedici anni nel parco dell’Abbazia di Monteveglio (Bologna).

Anche la madre della ragazza è venuta a mancare. “È con grande tristezza che devo comunicare questa dolorosa notizia. Anche Giusi ci ha lasciati. Dopo quindici mesi di coraggiosa battaglia contro la malattia, si è spenta durante la scorsa notte. Sono certo che ora sia unita a Chiara. Non ho abbastanza parole per descrivere il dolore che sto provando. Continuo a sentire che sto vivendo in un incubo”, ha scritto Vincenzo Gualzetti, padre di Chiara e marito di Giusi, sui social media.

Vincenzo ha dato la notizia sul gruppo Facebook “Giustizia per Chiara”. Si era sposato con Giusi il 9 giugno.

Il fatto – L’omicidio di Chiara Gualzetti avvenne a pochi passi dalla casa dove abitava con i genitori. La 15enne fu accoltellata e finita a calci e pugni da quello che credeva un amico. Il giovane l’aveva attirata in una trappola con la scusa di una passeggiata e poi l’ha uccisa. In carcere al Pratello dal giorno dell’omicidio, raccontò agli inquirenti di “aver agito dietro la spinta di un demone”, Samael. Condannato a 16 anni e 4 mesi, pena confermata in Appello, nel frattempo è diventato maggiorenne.

“Privo di sensi di colpa ed empatia” – La perizia psichiatrica parlava di un ragazzo “freddo e distaccato, privo di sensi di colpa ed empatia”. “Chiara – disse il giovane quando fu fermato per l’omicidio – non aveva mai fatto niente di male per meritarsi una cosa del genere. Mai. Non avevo neanche un motivo per farle del male. Non è possibile che sia successo, è un incubo. Sto ancora dormendo, vorrei svegliarmi. Ma purtroppo è la realtà. Mi sento in colpa per non essere riuscito a resistere a questa forza”.

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