Maestra sospesa per aver fatto costruire un rosario e recitare una preghiera ai bambini
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Maestra sospesa per aver fatto costruire un rosario e recitare una preghiera ai bambini

Una maestra di Nuoro, Marisa Francescangeli, è stata sospesa dall’insegnamento per 20 giorni per aver fatto realizzare agli alunni un piccolo rosario e per aver recitato insieme a loro in classe un'Ave Maria e il Padre Nostro.

Maestra sospesa per aver fatto costruire un rosario e recitare una preghiera ai bambini
La maestra Marisa Francescangeli
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7 Aprile 2023 - 11.36


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Una maestra di Nuoro, Marisa Francescangeli, è stata sospesa dall’insegnamento per 20 giorni per aver fatto realizzare agli alunni un piccolo rosario con 10 perline a forma di braccialetto e per aver recitato insieme a loro in classe un’Ave Maria e il Padre Nostro, durante la sostituzione di un suo collega in una terza elementare. 

Il fatto è accaduto nella scuola primaria di San Vero Milis, in provincia di Oristano, dove la maestra segue tre classi, una quarta e due terze.  “Per me è stato uno shock – confessa l’insegnante. – Nella mia carriera non ho mai avuto problemi. Mi sento vittima di un’ingiustizia”. 

“Avevo i figli piccoli, così ho iniziato come assistente amministrativa ma il mio desiderio era di fare la maestra, quindi ho ripreso come supplente a Cagliari dove ho passato 5 anni. Poi, visto che mio marito è dell’Oristanese, ho accettato la cattedra qui a San Vero Milis, dove sono passata di ruolo da tre anni e tra due anni spero di andare in pensione”, racconta l’insegnante che è anche consigliera provinciale dell’Associazione italiana maestri cattolici. 

“C’era stata una riunione con tutti i genitori e ho chiesto scusa. Pensavo fosse finita lì, ma poi due sabati fa, mentre uscivo da scuola, mi hanno consegnato a mano la lettera raccomandata e sono rimasta senza parole. Non ha avuto il coraggio di aprirla subito, sono tornata a casa e l’ho aperta solo alle 22: sono rimasta scioccata”, racconta la maestra.

“Per me è una gioia andare a scuola e non penso di aver fatto nulla di male, oltretutto tutti i bambini seguono le lezioni di religione e si stanno preparando per la prima comunione – spiega ancora, trattenendo a stento le lacrime. – Per me è una gioia andare a scuola. Mi mancano i bambini”.

Il caso è seguito dall’avvocato del sindacato Uil Elisabetta Mameli, che farà ricorso contro il provvedimento.  Nel frattempo, la vicenda è finita sul tavolo del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, con interrogazioni e dichiarazioni di vari parlamentari di centrodestra in cui si denunciano “l’intolleranza verso la religione cattolica” e “l’integralismo laico”.

“In molti – conferma – tra colleghi e genitori dei bambini della scuola sono rimasti a bocca aperta, mi hanno chiamato e mi stanno sostenendo. Adesso, però, penso solo al 16 aprile, quando potrò riabbracciare i miei alunni”.

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