Tarcento, la destra nega gli appartamenti ai profughi ucraini in fuga dalla guerra
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Tarcento, la destra nega gli appartamenti ai profughi ucraini in fuga dalla guerra

Tarcento, comune di 9000 abitanti in provincia di Udine, si trova lungo la rotta che molti profughi dall’Ucraina percorrono per entrare nel nostro paese.

Tarcento, la destra nega gli appartamenti ai profughi ucraini in fuga dalla guerra
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31 Marzo 2022 - 18.13


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La maggioranza di centrodestra del comune di Tarcento, 9000 abitanti, nella provincia di Udine, ha bocciato due mozioni presentate dalle opposizioni che chiedevano di mettere a disposizione dei profughi ucraini tre appartamenti di proprietà del Municipio sfitti e inseriti tra gli immobili da alienare.

Tarcento si trova lungo la rotta che molti profughi dall’Ucraina percorrono per entrare nel nostro paese. “La nostra  era una mozione assolutamente innocua. Certamente non avrebbe risolto i problemi catastrofici che ci troviamo davanti, ma era un atto simbolico, anche in considerazione del fatto che il nostro Comune nel 1976 è stato colpito dal terribile terremoto del Friuli e in quel caso noi siamo stati oggetto di una solidarietà generale, quindi dovremmo sapere cosa significa trovarsi in difficoltà” ha detto il consigliere di opposizione e candidato sindaco non eletto Walter Tomada.

Per lo “spirito di sacrificio e l’impegno” con cui la popolazione ha affrontato la ricostruzione post sismica, il Comune di Tarcento nel 2002 ha ricevuto una Medaglia d’oro al merito civile. Motivo per cui “non avremmo mai pensato di trovarci di fronte a un diniego motivato in Consiglio comunale per lo più con ragioni di bilancio. Un rifiuto che ci ha messo alla berlina di tutta Italia e questo sicuramente desta molta amarezza”, sottolinea Tomada, firmatario di una delle due mozioni sull’accoglienza bocciate dalla maggioranza.

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L’altra è di un altro consigliere di opposizione, anche lui candidato sindaco non eletto, Riccardo Prisciano. “Al di là della questione ucraina, chiedevo di non procedere con l’alienazione degli appartamenti comunali sfitti, che svolgono una funzione sociale emergenziale in una terra di terremoto come la nostra”. 

Dietro alla bocciatura delle proposte delle opposizioni, secondo Prisciano, si nasconde una “mancanza di volontà di aiuto” da parte del Comune Medaglia d’oro al merito civile. “Se avessero emendato le nostre mozioni o le avessero bocciate per poi presentare una loro contro-mozione, in cui si impegnavano anche genericamente o nel lungo periodo a fare qualcosa, sarebbe stato diverso, avremmo parlato del metodo, ma qui il metodo non c’è, qui c’è il rifiuto. Questo è il problema”, dice Prisciano, che accusa il Comune di “non aver fatto nulla, non una raccolta di medicinali o di generi alimentari”, per i profughi in arrivo, a differenza dei paesi vicini, che sebbene più piccoli di Tarcento hanno organizzato l’invio di carichi di aiuti al confine polacco.

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Dall’ucraina arriva “gente che ha voglia di integrarsi. Ci sono bambini che vanno a scuola, molti che conoscono già l’italiano, mamme che vogliono trovare un lavoro, persone che saranno a pieno titolo nostri concittadini. Come ci guarderanno? Vedranno in noi quelli che non li hanno aiutati e questa è una cosa brutta”, conclude Prisciano.

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