L'infermiera no vax ricorda i pazienti intubati ma non demorde: "Non cedo al ricatto del vaccino"
Top

L'infermiera no vax ricorda i pazienti intubati ma non demorde: "Non cedo al ricatto del vaccino"

La riminese Lara Lorenzoni, 46 anni, del Movimento 3V: "Non sono una negazionista. Ma per me il vaccino è un ricatto"

Terapia intensiva
Terapia intensiva
Preroll

globalist Modifica articolo

4 Novembre 2021 - 11.32


ATF

Parole che lasciano a bocca aperta per quanto siano incredibili e prive di senso.
L’infermiera di Rimini Lara Lorenzoni, 46 anni, candidata con il Movimento 3V alle ultime elezioni comunali, è tra i no vax più convinti. Intervistata da Repubblica, afferma: 
Ho lavorato nei reparti Covid, ho visto con i miei occhi, non sono una negazionista. Ricordo i pazienti intubati. Ma il vaccino non lo faccio. Per me è una violenza enorme, un ricatto.
Nonostante abbia toccato con mano l’incubo del Covid, Lorenzoni ritiene che il vaccino non sia necessario. 
Il vaccino è un mezzo, così come ci sono altre cure che hanno valenza, se fatte nella fase iniziale. E poi il vaccino non mi sembra che immunizzi. O se lo fa, è solo per pochi mesi. E infatti i miei colleghi sono ricorsi alla terza dose, altri si sono ammalati nonostante il ciclo completo.
L’infermiera lavora da 28 anni e ha fatto altri vaccini senza problemi. 
Ma sulla sicurezza di questo, in particolare, ho dubbi, soprattutto per la mia salute. Io sono allergica.
Lorenzoni è in attesa del responso della commissione che deve decidere sul suo caso, e spera in una giustificazione per non sottoporsi alla somministrazione. “Ma so che la commissione non è a favore degli esoneri”. Non esclude a priori, un giorno, di poter cambiare idea sul vaccino, nonostante sia anche scesa in piazza con il suo partito contro il Green Pass.

Native

Articoli correlati