Il Veneto vuole più vaccini, Lorenzoni (Pd): "Zaia a forza di voler fare da solo finirà per schiantarsi"
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Il Veneto vuole più vaccini, Lorenzoni (Pd): "Zaia a forza di voler fare da solo finirà per schiantarsi"

"In Veneto - ricorda Lorenzoni - si è partiti con la dichiarazione della sperimentazione dell'Avigan, farmaco presentato come miracoloso, poi smentito dalla scienza internazionale"

Luca Zaia
Luca Zaia
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19 Febbraio 2021 - 14.14


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Continua la polemica per la fissazione della Regione Veneto di dimostrare a tutti i costi che loro sono meglio di tutti ma che potrebbe avere delle conseguenze tragicomiche. L’accusa è stata lanciata da Nicola Fratoianni che ha commentato la dichiarazione della giunta di Zaia di aver ricevuto offerte per 27 milioni di vaccini. Peccato che in tutta Europa i vaccini disponibili siano solo 22 milioni. 
“Se sono contraffatti [Zaia, ndr] mette in pericolo la salute dei Veneti. Supponiamo invece che siano autentici: le aziende hanno detto che non ce ne sono abbastanza e hanno ritardato le consegne…” ha detto Fratoianni. 
Ma non è finita: il Portavoce delle opposizioni in Consiglio regionale del Veneto, Arturo Lorenzoni, riguardo “la possibilità di negoziare, e poi acquistare, i vaccini al di fuori del percorso istituzionale individuato dall’Ue” afferma: “La questione è troppo delicata per affrontarla tramite annunci roboanti, a reti unificate. Prova ne sia la recente apertura di un’inchiesta ad hoc da parte della Procura di Perugia. Serve, invece, un approccio serio e rigoroso”. 
“In Veneto – ricorda Lorenzoni – si è partiti con la dichiarazione della sperimentazione dell’Avigan, farmaco presentato come miracoloso, poi smentito dalla scienza internazionale. Lo step successivo è stato magnificare i test rapidi nella microbiologia trevigiana, notoriamente più qualificata di quella della scuola di medicina padovana, successivamente ridimensionati da numerosi studi indipendenti internazionali. Ci si è addirittura permessi di lasciare in panchina un fuoriclasse del calibro del professor Andrea Crisanti: come avere Ronaldo in squadra e far giocare un compaesano dell’allenatore. Nel mezzo, il “luxury hospital” ricevuto in dono dall’emiro del Qatar nell’aprile 2020. Dapprima struttura di eccellenza per la lotta al virus, divenuto, sono le parole del presidente Zaia del 30 luglio scorso, ‘un tendone che non ci serve a nulla’, senza esser mai stato usato. La Regione si è trovata senza pavimenti, letti e ventilatori di terapia intensiva, che attendeva dai donatori; fu smentita dallo stesso Governo qatariota nella querelle sulla responsabilità del completamento dell’ospedale”.

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