Da certi colori politici ci si aspetterebbe un altro tipo di dichiarazioni.
Dalla Lega, Matteo Salvini si era schierato definitivamente per aiutare i poveri cittadini afghani in fuga dalle proprie terra: prima nessuno, poi “soltanto donne e bambini”, smembrando così le famiglie.
Ma la volontà di Alan Fabbri, sindaco di Ferrara, città a guida leghista, ribalta tutta la visione del Bolsonaro italiano.
La città emiliana è pronta ad accogliere i profughi afghani.
“Saremo i primi ad accogliere chi fugge dall’Afghanistan”. Il primo cittadino ha quindi sottolineato come questa sia una situazione che non ha a che fare con le bandiere di partito ma “con l’umanità che dovrebbe contraddistinguere ognuno di noi”.
“I diritti umanitari sono di uomini, donne e bambini” – Le immagini di Kabul sono “così piene di disperazione da farmi venire la pelle d’oca ogni volta che ne parlo, non si può non sentirsi coinvolti. I diritti umanitari sono di tutti, uomini, donne e bambini – ha quindi aggiunto Fabbri, accennando alle distinzioni fatte dal leader del suo partito, Matteo Salvini – e se daremo loro una risposta in ritardo, la storia non ci giudicherà positivamente”.