De Luca è preoccupato: troppi focolai i variante Delta in Campania... altro che togliere le mascherine
Top

De Luca è preoccupato: troppi focolai i variante Delta in Campania... altro che togliere le mascherine

Il presidente della Regione contro Speranza e Figliuolo: "Dovrebbero dimettersi per comunicazione demenziale"

Vincenzo De Luca
Vincenzo De Luca
Preroll

globalist Modifica articolo

28 Giugno 2021 - 14.37


ATF

E’ appars ancora una volta visibilmente nervoso il Presidente della Campania:”Abbiamo dei focolai di variante Delta e dobbiamo essere estremamente preoccupati”. Lo ha detto Vincenzo De Luca, ricordando che “la Campania è la regione che fa più sequenziamento per quanto riguarda i positivi, la metà dei sequenziamenti si fanno in Campania”.

De Luca ha citato i dati provenienti dalla Gran Bretagna “dove quasi tutta la popolazione ha una sola dose e dove hanno avuto 14mila contagi nelle scuole elementari. Questi dati ci devono preoccupare. Io credo che noi dobbiamo puntare ad aprire tutto, ad aprirci all’economia e alla vita, ma – ha sottolineato De Luca – dobbiamo sapere che possiamo aprirci se siamo responsabili”.

Sul rallentamento nella campagna di vaccinazione “quello che non ha funzionato è una comunicazione nazionale demenziale. Mi è capitato di ascoltare il generale con il medagliere, che ha parlato ieri, il quale ci ha raccontato tranquillamente che su Astrazeneca hanno dato 10 comunicazioni diverse, come se lui fosse un turista svedese. Qualcuno glielo dovrebbe ricordare che il commissario al Covid è lui, e quindi in questi casi o si dimette il commissario, o il ministro della Salute, o preferibilmente si dimettono tutti e due e se ne vanno a casa, che sarebbe la cosa migliore”, ha evidenziato De Luca, questa mattina all’inaugurazione della nuova terapia intensiva del Policlinico Vanvitelli.

“Quella comunicazione demenziale – ha rimarcato – ha determinato un rallentamento drammatico e una crisi di fiducia in milioni di cittadini. Poi ci sarà anche una componente di scarso spirito civico, di qualche componente di furbizia, tutto quello che si vuole, ma il punto di svolta è stato determinato da quella comunicazione”.

E ancora: “E’ difficile dirlo oggi perché siamo tutti allegri, tutti scanzonati, scapigliati e in ricreazione, pare che il problema sia finito, ma se la situazione rimane questa, a ottobre avremo l’inferno. Abbiamo un milione e mezzo di cittadini che non si è voluto vaccinare, non completiamo la vaccinazione per la fascia studentesca, diversamente da quello che comunica il generale con le medaglie arriveranno centinaia di migliaia di dosi in meno nel mese di luglio. Siamo di fronte a una truffa comunicativa che continua in questo Paese, ormai viviamo in una bolla mediatica per la quale dobbiamo dire che va tutto bene. Quello che va bene va bene, quello che va male, come la campagna di distribuzione dei vaccini, va male, dobbiamo dirlo. Quindi noi dobbiamo avere la consapevolezza che rischiamo di avere un autunno preoccupante. Mi auguro che i nostri concittadini si fermino un attimo, comincino a riflettere e compiano atti di responsabilità”.

De Luca ha ricordato che “è stata preparata un’organizzazione dei centri vaccinali straordinaria, avevamo programmato queste strutture molto belle per arrivare all’obiettivo a inizio luglio di immunizzare la città di Napoli. Gli hub sono lì, hanno erogato un servizio francamente straordinario ai cittadini di Napoli, ma oggi non abbiamo i cittadini che partecipano alla campagna di vaccinazione. E’ veramente un peccato oltre che un atto di grande irresponsabilità, perché come sappiamo la variante Delta aggredisce sia chi ha fatto la prima dose e a maggior ragione chi non ha fatto nessun vaccino”.

De Luca ha quindi ribadito la sollecitazione ai cittadini di Napoli “a partecipare alla campagna di vaccinazione. Mi rivolgo ai ragazzi in particolare: siamo a fine giugno, chi si va a vaccinare in questa settimana con Pfizer può fare il richiamo l’ultima settimana di luglio, quindi può andare a farsi le ferie tranquillo ad agosto, immunizzato. Quindi faccio appello ai ragazzi perché vadano a vaccinarsi in massa, altrimenti avremo un mese di ottobre che sarà un inferno”.

Native

Articoli correlati