Via libera al mix di vaccini: arrivi anticipati di dosi Pfizer e Moderna
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Via libera al mix di vaccini: arrivi anticipati di dosi Pfizer e Moderna

Il commissario Figliuolo: "Revisione del piano? Bilanciate le dosi in 11 Regioni". In settimana è atteso il Cdm sul green pass

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16 Giugno 2021 - 07.35


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“Stiamo riprogrammando con le Regioni, dando supporto nelle riprenotazioni e andando a bilanciare con riserve strategiche. Abbiamo bilanciato con 11 Regioni per mitigare i disagi ai cittadini”, ha affermato il commissario Figliuolo.
Via libera, quindi, del ministero della Salute al mix di vaccini sotto i 60 anni per la seconda dose a chi ha ricevuto la prima di J&J o AstraZeneca. Si sta adeguando anche la Campania. 
Si lavora all’ipotesi di arrivi anticipati di dosi Pfizer e Moderna. Intanto è previsto in settimana il Cdm che darà il via libera al green pass, mentre l’Italia si prepara ad essere tutta zona bianca dal 21 giugno.
Parte la vaccinazione eterologa nelle Regioni
Dopo giorni di polemiche seguiti allo stop delle somministrazioni di Astrazeneca a chi ha meno di 60 anni, sono partiti nelle Regioni, compresa la Campania con il dietrofront di Vincenzo De Luca, i richiami con Pfizer e Moderna per chi ha avuto la prima dose del farmaco dell’azienda anglo-svedese.
Un cambio in corsa del Piano reso possibile anche dalla decisione del Commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo di mettere mano alle riserve strategiche per redistribuire le dosi nelle Regioni e che potrebbe aprire la strada a una ipotesi alla quale sta ragionando il governo per mantenere l’obiettivo di raggiungere l’immunità di gregge entro la fine di settembre: chiedere l’anticipo di parte delle consegne di Pfizer e Moderna previste per il terzo trimestre.
Le Regioni si vedranno giovedì, all’ordine del giorno ci sono questioni ordinarie ma è probabile che si torni sul tema.
Anche perché, lo ha affermato il presidente della Conferenza Massimiliano Fedriga, i presidenti non ci stanno a passare per i responsabili del caos.
La retromarcia di De Luca
La retromarcia di De Luca però è netta dopo gli annunci di domenica e riguarda non solo il mix di vaccini: il presidente della Campania aveva sostenuto che non avrebbe più somministrato a nessuno sia Astrazeneca sia Johnson & Johnson mentre oggi dice che non verranno somministrati al di sotto degli under 60, esattamente quanto raccomandato.
Un dietrofront sul quale ha pesato anche la lettera di risposta che il ministero della Salute ha inviato alla sua “nota tecnica”.
“I dati attualmente disponibili, derivanti da due studi clinici condotti in Spagna e Inghilterra forniscono informazioni rassicuranti in merito all’efficacia (in termini di buona risposta anticorpale) e alla sicurezza (in termini di accettabilità degli effetti collaterali)” del mix di vaccini.

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