La Chiesa apre al ddl Zan: si faccia la legge, ma la scrivano meglio
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La Chiesa apre al ddl Zan: si faccia la legge, ma la scrivano meglio

Il cardinal Bassetti, presidente della Cei: "Tutte le creature devono essere difese, protette e tutelate. Però la legge dev’essere chiara e non prestarsi a sottointesi”

Gualtiero Bassetti
Gualtiero Bassetti
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17 Maggio 2021 - 07.45


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La Chiesa precisa quali siano le sue posizioni in merito al ddl, una legge che secondo il presidente della Cei Bassetti, serve per tutelare dalle discriminazioni, ma le cui ambiguità di fondo possono creare sconcerto e scarsa chiarezza.
“Guardi, che ci si ponga il problema di difendere le persone omosessuali da insulti omofobi, aggressioni o violenze, per me non è né è mai stato un problema, ci mancherebbe. Tutte le creature devono essere difese, protette e tutelate. Però la legge dev’essere chiara e non prestarsi a sottointesi”, afferma il Cardinal Bassetti in un’intervista. 
“La chiarezza. In ogni legge, lo dico da cittadino, il testo dev’essere scritto in modo semplice e chiaro. Così com’è ora, è un testo che si presta ad essere interpretato in varie maniere e può sfociare in altre tematiche che nulla hanno a che vedere con l’omofobia, gli insulti o le violenze. Ecco: come cittadino ho diritto di chiedere che scrivano una legge chiara, in modo che non abbia infiniti sensi e interpretazioni”.
Perché per la Chiesa,  “la distinzione fra uomo e donna esiste. Per chi è credente viene da Dio, chi non crede dice invece dalla natura, ma esiste”.
“Non sta a me, come vescovo, fare le leggi. Da cittadino noto che il testo è scritto male. Secondo me la tutela da queste situazioni era già contenuta nelle leggi esistenti ma se si vuole accentuare, si accentui: nel senso della protezione, però. Con chiarezza e senza ambiguità”.

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