Disabile multato perché consuma un caffè nel bar: è polemica
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Disabile multato perché consuma un caffè nel bar: è polemica

Il 58enne ha violato le norme anti-Covid. Per il questore è un "atto dovuto", per il titolare "si calpesta la dignità dei più deboli"

Disabile multato a Macerata
Disabile multato a Macerata
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30 Gennaio 2021 - 12.02


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Un caso che farà discutere quello di Giovanni Valerio Ricci, 58enne affetto da distrofia muscolare, multato dopo essere entrato nella pizzeria Amarcord di Porto Recanati (Macerata) con la sua carrozzina elettrica per prendere un caffè e così “ripararsi un po’ dal freddo”.

Gli agenti in borghese lo hanno sorpreso nel locale in violazione delle norme anti-Covid e lo hanno multato di 400 euro.

“Volevo solo scaldarmi, la sanzione è quasi quanto la mia pensione”, si difende il multato e minaccia ricorso. Dalla sua parte il titolare del locale, Andrea Giampaoli: “Così si calpesta la dignità dei più deboli”, ma per il questore “è un atto dovuto”.

“Sono costretto a muovermi con la carrozzina elettrica e ogni giorno cerco di uscire da casa un’oretta – ha raccontato Ricci – . Mi trovavo sul corso ma alle 11.30 si è annuvolato e ho cominciato a tremare dal freddo. Ho chiesto al titolare della pizzeria se potevo entrare per ripararmi e scaldarmi con un caffè”.

Poco dopo è scattato il controllo della polizia amministrativa di Macerata.

“Non avevo finito il caffè – continua Ricci– che sono entrati due agenti in borghese, dicendomi che stavo violando le norme Covid e scattava la multa per 400 euro. Ho spiegato i problemi della mia disabilità e che mi stavo riscaldando, ma non è servito. Non avevo con me i documenti, e mi hanno obbligato a portarli a casa per poterglieli mostrare, come se volessi scappare. Ho una pensione di invalidità da 500 euro. Molti amici e parenti mi hanno espresso solidarietà, ma la rabbia rimane”.

A contribuire al ricorso contro la sanzione c’è lo stesso titolare del locale, Andrea Giampaoli. “Giovanni non deve pagare la multa, perché è ingiusto farla a un disabile – ha commentato – E’ una vergogna quello che è successo, così si calpesta la dignità dei deboli”.

La posizione del questore di Macerata Vincenzo Trombadore, in risposta alle polemiche. “Il nostro compito è far rispettare la legge, – ha detto. – Non si può chiedere un trattamento diverso con la motivazione che fuori fa freddo”.

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