Gli assolti con formula piena avranno diritto al rimborso delle spese legali sostenute per difendersi. Lo prevede un emendamento presentato Enrico Costa (Azione) alla legge di bilancio, che è stato approvato all’unanimità.
La proposta, storica per il principio che introduce, e’ stata sottoscritta anche da Lucia Annibali (IV) e Maurizio Lupi (NCI) e sostenuta da Lega, Pd e Forza Italia, prevede un principio di assoluto buonsenso. Se lo Stato sottopone un cittadino innocente al lungo, defatigante e spesso umiliante calvario delle indagini e del processo, è giusto che lo risarcisca. Il budget annuale è di 8 milioni di euro e si prevede un limite massimo di 10.500 euro di rimborso.
“Oggi, in Italia, chi riesce a dimostrare la propria assoluta estraneità al reato o l’insussistenza di qualunque fatto di rilevanza penale, non solo deve sopportare il peso del processo (che di per se è una pena), ma anche quello delle spese necessarie per difendersi. E questo non è giusto”, osserva il deputato Costa.
“Con l’approvazione di questo emendamento lo Stato dovrà prendere atto, con un risarcimento concreto, che la vita di molte persone è rovinata da processi che finiscono nel nulla. Ed è un importante passo di civiltà giuridica”, aggiungono lo stesso Costa e Lucia Annibali.
L'emendamento: gli assolti con formula piena avranno diritto al rimborso delle spese legali
L'emendamento di Enrico Costa (Azione) alla legge di bilancio è stato approvato all’unanimità.
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20 Dicembre 2020 - 18.13
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