Unione Europea e Regno Unito sono di nuovo ai ferri corti dopo che i leader europei hanno affermato di aver perso la fiducia in Boris Johnson, che ha intenzione di ignorare un accordo frutto di un lungo negoziato con al centro la spinosa questione dell’Irlanda del Nord. Il governo inglese ha depositato in Parlamento un progetto di legge sul mercato interno che contraddice l’accordo di recesso dall’Ue, firmato dallo stesso Boris Johnson l’anno scorso. Sia la Presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen che il Presidente del Consiglio Europeo Charles Michel hanno condannato fermamente il gesto del governo britannico.
“Molto preoccupati per l’annuncio del governo britannico sulle sue intenzioni di violare l’accordo di recesso” ha scritto Von der Leyen su Twitter. “Violerebbe il diritto internazionale e mina la fiducia. Pacta sunt servanda = il fondamento di futuri rapporti prosperi”
Michel ha definito la decisione di Downing Street “inaccettabile”, sollevando timori sull’esito dei colloqui in corso a Londra sui futuri rapporti con Bruxelles tra il capo negoziatore Gb David Frost e la controparte Ue Michel Barnier.
“L’accordo di recesso è stato concluso e ratificato da entrambe le parti, va applicato appieno” ha twittato Michel. “Violeare il diritto internazionale non è accettabile e non crea la fiducia di cui abbiamo bisogno per costruire le reazioni future”.
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