Ha preso a calci l'ex compagna facendola abortire: pena sospesa e domiciliari revocati
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Ha preso a calci l'ex compagna facendola abortire: pena sospesa e domiciliari revocati

Una storia non di un uomo ma di un animale feroce, che ora è tornato a piede libero. E che, come denuncia la donna, ha ripreso a perseguitare la sua vittima. 

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7 Luglio 2020 - 17.57


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Pena sospesa e arresti domiciliari revocati: unica ‘punizione’, un risarcimento di 2.000 euro alla sua vittima, la sua ex compagna, che non solo stalkerava ma che ha picchiato mentre era incinta, facendola infine abortire. Una storia non di un uomo ma di un animale feroce, che ora è tornato a piede libero. E che, come denuncia la donna, ha ripreso a perseguitare la sua vittima. 
La sentenza è stata emessa da Stefano Zammuto, gup di Agrigento, nel corso del processo a carico di un fornaio di 41 anni di Grotte. La donna è stata maltrattata dal novembre del 2016 all’aprile del 2018: “Mi picchiava ripetutamente, in una circostanza mi ha dato calci allo stomaco quando ero incinta – ha dichiarato la vittima in aula – Ma non solo, di recente l’ho ancora denunciato perché ha ripreso a perseguitarmi”. 
Il 41enne è tornato libero perché la pena, essendo entro il tetto dei due anni, è stata sospesa. Il commerciante, difeso dagli avvocati Nicolò Grillo e Vincenzo Vella, dovrà risarcire la vittima, costituita parte civile con l’assistenza dell’avvocato Gianfranco Pilato, pagando anche una provvisionale di duemila euro.

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