Curva stabile, Borrelli: "Gli ospedali respirano, ma serve massimo rigore"
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Curva stabile, Borrelli: "Gli ospedali respirano, ma serve massimo rigore"

Il bilancio, comprese vittime e persone guarite, è di 119.827 casi (+4.585). I morti sono saliti a 14.681, con un incremento di 766 decessi rispetto al giorno prima.

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3 Aprile 2020 - 07.49


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I contagi da Coronavirus, grazie alle misure applicate per fortuna dalla maggior parte degli italiani, stanno permettendo agli ospedali di respirare. Lo ha confermato Angelo Borrelli, che però specifica: “dobbiamo andare avanti con massimo rigore”. Per quanto riguarda le date in cui si potrà allentare la quarantena (Borrelli aveva parlato addirittura del 16 maggio), il capo della Protezione Civile ha ritrattato, sostenendo che ‘dipende dalla curva’. 

Il trend è costante in Lombardia dove, spiega l’assessore al Welfare, Giulio Gallera, “si registrano 7.520 positivi, con 1.455 contagi in più”.

Per quanto riguarda la situazione nazionale, si registrano 2.339 nuovi contagi da coronavirus, per un totale di 85.388 attualmente positivi. Il bilancio, comprese vittime e persone guarite, è di 119.827 casi (+4.585). I morti sono saliti a 14.681, con un incremento di 766 decessi rispetto al giorno prima. Aumentano i guariti, che sono ora 19.758 (+1.480).

Purtroppo, tra le vittime dobbiamo contare anche altri 4 medici: il numero di camici bianchi uccisi dal Coronavirus sale quindi a 77.

Le dichiarazioni di Borrelli in radio
Dopo Pasqua e Pasquetta, anche il 1 maggio lo passeremo chiusi in casa? “credo proprio di sì, non credo che passerà questa situazione per quella data. Dovremo stare in casa per molte settimane”. Lo ha detto il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli a ‘Radio Anch’io’ su Rai Radio 1 ribadendo la necessità di avere “comportamenti rigorosissimi”. Il coronavirus, ha aggiunto, “cambierà il nostro approccio ai contatti umani e interpersonali, dovremo mantenere le distanze” per diverso tempo. 
Poi a Circo Massimo specifica: “La fase due potrebbe iniziare il 16 Maggio”, risolvendo apparentemente il dilemma su quando sarà possibile un, seppur timido, allentamento delle misure restrittive.

“È presto per l’ora d’aria. Dobbiamo andare avanti con il massimo rigore”, ha ribadito il capo della Protezione Civile rispondendo a chi gli chiedeva quando fosse possibile una ripartenza. “Dobbiamo usare misure forti e precauzionali” ha aggiunto, “anche perché non è esclusa la possibilità che vi possa essere un ritorno del virus, come dimostrano le nuove misure in Cina”. Borrelli è poi tornato sulla circolare del Viminale che ha suscitato diverse polemiche sottolineando che non ha introdotto alcuna novità.
“Il documento non sposta i termini, dobbiamo fare attenzione ed evitare di trovarci poi in una situazione che poi ci sfugge di mano. L’ora d’aria è una misura che non è ancora operativa, bisogna fare attenzione, rispettare le regole di prudenza e stare ancora in casa”.

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