Gli evasi dopo la rivolta nel carcere di Foggia sono ancora 16: tre si sono costituiti
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Gli evasi dopo la rivolta nel carcere di Foggia sono ancora 16: tre si sono costituiti

Il ministro della Giustizia, Bonafede, ha ricostruito quanto avvenuto lunedì 9 marzo. I sindacati: danni per 500mila euro.

Rivolta a Foggia
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11 Marzo 2020 - 12.48


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Altri cinque detenuti evasi lunedì 9 marzo dal carcere di Foggia sono stati arrestati. Nella notte fra martedì 10 e mercoledì 11 due brindisini in fuga  si sono costituiti a carabinieri mentre un terzo è stato arrestato a Trani nella Bat.
Altri due uomini sono stati bloccati dai carabinieri a Specchiarica, nella marina di Manduria: si tratta di Alessio Scialpi, 25enne tarantino, con precedenti per rapina, ed Emmanuel Pellegrini, 38enne di Matera, anch’egli pregiudicato per traffico di droga. I due erano disarmati e non hanno opposto resistenza
Scende cosi a 16 il numero dei detenuti ancora latitanti e ricercati dalle forze dell’ordine. Tra loro c’è anche Cristoforo Aghilar, il 36enne che il 28 ottobre scorso uccise ad Orta Nova Filomena Bruno di 53 anni, mamma dell’ex fidanzata.
Carabinieri, agenti di polizia e militari della Guardia di finanza stanno eseguendo controlli anche nelle regioni limitrofe e, in particolare, in Molise dove alcuni evasi potrebbero aver trovato rifugio. Sempre martedì sera si erano costituiti ai carabinieri di San Giovanni Rotondo altri tre evasi.
Stando a quanto stimato dai sindacati si aggirerebbe sui 500 mila euro l’ammontare dei danni alla casa circondariale da una causati dai detenuti durante le proteste che hanno distrutto mobilia e alcune sezioni. Stessi detenuti che avrebbero anche  divelto gli apparati elettronici e il sistema di telecamere di sicurezza.

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