Coronavirus, nuova stretta: chiuse tutte le attività commerciali
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Coronavirus, nuova stretta: chiuse tutte le attività commerciali

Esclusi beni di prima necessità, garantiti i servizi essenziali, i trasporti e le fabbriche restano aperte

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11 Marzo 2020 - 20.18


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L’annuncio di Conte

“In Europa e nel mondo l’Italia è l’esempio positivo di un paese che grazie all’unità sta affrontando questa pandemia. Stiamo reagendo con forza, con precauzione, siamo un modello per tutti gli altri. Questa sfida riguarda la salute dei cittadini, mette a dura prova il nostro sistema sanitario, la tenuta della nostra economia, il nostro tessuto produttivo. Nelle nostre scelte abbiamo tenuto conto di tutti gli interessi, di tutti i valori in gioco: al primo posto la salute degli italiani. Solo pochi giorni fa ho chiesto di cambiare le vostre abitudini di vita, rimanendo a casa il più possibile. La stragrande maggioranza di voi ha risposto in modo straordinario: quando ho adottato queste misure ero consapevole che si trattava solo di un primo passo. Siamo consapevoli che in un paese grande e complesso come il nostro bisogna procedere gradualmente, affinché tutti possano comprendere.

Ora questo è il momento di compiere un passo in più, quello più importante. Disponiamo la chiusura di tutte le attività commerciali, ad eccezione dei negozi di generi alimentari e di farmacie: non è necessario fare alcuna corsa per acquistare cibo. Ma negozi, bar, pub, ristoranti saranno chiusi, ma rimarrà la possibilità di fare consegne a domicilio.

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Il lavoro da casa va effettuato ovunque sia possibile. Restano chiusi i reparti aziendali che non sono indispensabili, industrie e fabbriche potranno continuare le proprie attività a condizione che assumano protocolli di sicurezza. Sono incentivate le fabbriche a predisporre misure adeguate.

Garantito lo svolgimento dei trasporti, dei servizi postali, bancari e tutte quelle necessarie attività per il corretto funzionamento dei settori rimasti in attività. Il settore agricolo continuerà a lavorare, sempre nel rispetto delle normative igienico-sanitarie. Limitare gli spostamenti è la priorità assolute: bisogna essere consapevoli che l’effetto di questo nostro sforzo potremo vederlo dalle prossime settimane, non potremmo misurarlo nei prossimi giorni. Attenderemo un paio di settimane. Questo è importante, se i numeri dovessero continuare a crescere, non significa che dovremo affrettarci a varare nuove misure. Lucidi, misurati, rigorosi, responsabili.

A breve nominerò un commissario delegato, Domenico Arcuri di Invitalia, con ampi poteri di deroga, che lavorerà per rafforzare la distribuzione di apparecchiature per le terapie intensive e per sopperire alle mancanze. Ringrazio tutte le donne e gli uomini della protezione civile e degli ospedali. Se rispetteremo tutti queste regole, usciremo più in fretta da questa emergenza. Il paese ha bisogno della responsabilità di ognuno di noi. Siamo parte di una medesima comunità: questa è la forza del nostro paese. Siamo una comunità di individui, come direbbe Norbert Elias. Tutti insieme ce la faremo”

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