Assemblea di Demos: la società civile diventata movimento politico
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Assemblea di Demos: la società civile diventata movimento politico

L'iniziativa partita da un gruppo di esponenti del volontariato e dell’associazionismo: preoccupati dalle ventate populiste ed antieuropee. Con loro Pietro Bartolo, Mario Giro e Paolo Ciani

L'assemblea di Demos
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12 Luglio 2019 - 13.14


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Nel panorama politico italiano sta emergendo un soggetto nuovo. E’ Democrazia Solidale – o semplicemente Demos – che domani celebra a Roma la sua assemblea nazionale. All’origine c’è un gruppetto di esponenti del volontariato e dell’associazionismo: preoccupati dalle ventate populiste ed antieuropee si sono messi in gioco, provando a coinvolgere altri esponenti della società civile. L’idea di fondo è di collocare al centro dell’azione politica l’attenzione ai più deboli e a chi li sostiene, senza timore di andare controcorrente rispetto alla marea montante.
Poco più di un anno fa la prima prova, l’elezione a consigliere regionale del Lazio del loro coordinatore Paolo Ciani, a lungo volontario della Comunità di Sant’Egidio. In autunno la prima convention nazionale con un forte incoraggiamento dell’ex premier Gentiloni e poi una rapida diffusione nel Paese. Hanno aderito esponenti del terzo settore, cittadini impegnati nel proprio territorio, tanti cattolici. Una fetta di società civile che ha deciso di non stare più a guardare. Fra di essi il nome più noto è quello di Pietro Bartolo, il medico di Lampedusa protagonista del film Fuocoammare. Dopo aver aderito a Demos è stato candidato al Parlamento europeo nella lista allargata del Pd. Il riscontro elettorale è stato notevole – oltre 270 mila voti – ed è appena diventato vicepresidente della commissione che si occupa dei migranti.   
L’intervento di Bartolo è uno dei più attesi domani, date le continue polemiche sull’accoglienza ai rifugiati. Ci saranno anche don Antonio Mazzi e Leonardo Becchetti, figure autorevoli di quel mondo cattolico che rappresenta per Demos un riferimento importante. Con loro la giornalista Maria Cuffaro e Mario Giro, esponente di spicco di Democrazia Solidale, viceministro degli esteri nella scorsa legislatura.
Da segnalare anche un numero significativo di eletti nell’ultima tornata di amministrative, con diversi consiglieri comunali e i primi impegni negli assessorati ai servizi sociali. È il frutto di una scelta precisa: in un clima politico che punta sulla crescita delle paure e delle contrapposizioni, Demos parla dell’attenzione ai poveri, della centralità delle periferie, della cura di tutte le fragilità inclusa quella dell’ambiente. Non per caso l’incontro di domani ha per titolo “Un’altra idea di Paese” e probabilmente sono tanti in Italia a sentirne il bisogno.

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