San Nicola fa avvicinare il viaggio di Francesco in Russia
Top

San Nicola fa avvicinare il viaggio di Francesco in Russia

Il Vaticano lavora per l'abbraccio epocale con il patriarca della Chiesa Ortodossa Cirillo

Papa Francesco
Papa Francesco
Preroll

globalist Modifica articolo

25 Giugno 2017 - 09.59


ATF
Dopo essere entrato nella moschea blu di Istanbul, nel 2014, Papa Francesco è determinato a vincere anche le ultime difficoltà e viaggiare verso Mosca per entrare sotto le cupole del Cristo Salvatore, a fianco dei difficili fratelli ortodossi guidati dal patriarca Cirillo I. Sono giorni, ore di intenso lavoro diplomatico. Compito delicatissimo nelle mani del cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato di Sua Santità. E Parolin, come ultimo atto di questo suo lavoro ( che potrebbe diventare “capolavoro” ) potrebbe volare a Mosca già alla fine del prossimo mese di luglio. E se Parolin andrà a Mosca vorrà dire che Papa Francesco ha già staccato il biglietto per l’epocale incontro con il capo della Chiesa Ortodossa. A guardare da protagonista questo intenso lavoro diplomatico c’è Vladimir Putin. Un viaggio di Francesco a Mosca sarebbe per lui un successo personale sul piano internazionale, una sorta di “riconoscimento” che metterebbe in difficoltà i sostenitori delle sanzioni alla Russia. Putin lavora per Francesco e per questo lavora a smussare le spigolosità della chiesa ortodossa quando ci sono di mezzo i rapporti con la chiesa di Roma. Putin e Cirillo sono legato da un filo sottile ma solidissimo, intanto per la grande attenzione che il Cremlino ha per le necessitò della chiesa ortodossa. Attenzione ricambiata da Cirillo, che nel rapporto stretto con Putin ha quell’elemento di debolezza che gli fa guadagnare la riserva della fetta di opinione pubblica russa che comincia a mettere in discussione Putin. In attesa che il Dio comune di Roma e Mosca faccia sentire la sua volontà, la parte diplomatica più importante è stata assegnata alle reliquie di San Nicola. Arrivate in Russia, e attraversando il Paese più grande del mondo, registra una venerazione davvero sentita nel Paese. Partecipazione vista raramente. Naturalmente, per quel che abbiamo detto, Vladimir Putin è andato a omaggiare le reliquie del santo “barese”.
Oltre un milione di fedeli nella Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca. E a riferirlo – e questo non è un elemento da poco – è stata la chiesa ortodossa russa.
Il reliquiario dove è conservato un frammento di 13 centimetri di una costola sinistra di San Nicola resterà a Mosca fino al 12 luglio, per poi essere portato a San Pietroburgo e lì esposto fino al 28 luglio. Ed anche a San Pietroburgo si registreranno grandi numeri.
Nella tradizione russa il santo “barese” è venerato come il “difensore di chi è senza difensori”. In Russia c’è un motto popolare che dice meglio di ogni altra cosa il valore della fede verso Nicola. Recita: “Quando Dio morirà, ci sarà sempre San Nicola a difenderci”. E’ considerato un eterno viandante nella nazione russa e nei suoi spostamenti cerca di aiutare tutti i bisognosi. Se Papa Francesco volesse di sporre di un biglietto da visita, quale miglior biglietto se non il senso del passaggio sulla terra e nella chiesa di San Nicola? Il Papa gesuita venuto dal Sud del Mondo e che prende il nome di Francesco, il santo povero,che riesce a baciare il suolo di Mosca, abbracciare il capo della chiesa ortodossa facendosi annunciare da Nicola che è nel cuore di ogni russo. L’impresa sarebbe compiuta. Pare essere già quasi compiuta. E luglio con il probabile viaggio di Parolin sarà il tempo della Verità. Papa Wojtyla ,papa polacco nato e cresciuto dentro le mura dell’Est dominato dall’Unione Sovietica fece cadere il muro di Berlino e i muri del blocco, questo Papa prega e lavora per far cadere quel difficile muro che ha continuato a tenere distanti due fratelli. A guardare la Storia, l’ex capo del Kgb che dalle macerie dell’Unione Sovietica ha voluto ricostruire una Russia, farsi nuovo zar. Discusso, ma protagonista. Si pensi alla questione siriana, agli sviluppi della guerra all’Isis. Su quell’immensa tragedia, si ricordi, Papa e Putin in qualche modo si “incontrarono”.
Leggi anche:  Mosca nazionalizza l'Ariston in Russia e accusa l'Italia: "Conseguenza delle vostre avventure geopolitiche"
Native

Articoli correlati