Consip, Romeo si sfoga in carcere: "Accuse false". Revocate le indagini al Noe
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Consip, Romeo si sfoga in carcere: "Accuse false". Revocate le indagini al Noe

Ai suoi avvocati: "Mi considero vittima di strumentalizzazione politica". La Procura di Roma: "Decisione presa in seguito a troppe fughe di notizie".

L'arrivo a Regina Coeli dell'imprenditore campano Alfredo Romeo
L'arrivo a Regina Coeli dell'imprenditore campano Alfredo Romeo
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4 Marzo 2017 - 17.19


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“In questa vicenda non c’è nulla di vero, mi sento vittima di una strumentalizzazione legata ad una aspra contesa, tutta di natura politica”. Queste le parole che l’imprenditore campano Alfredo Romeo, in carcere da mercoledì scorso per l’inchiesta Consip, ha rivolto ai difensori che sono andati a trovarlo a Regina Coeli in vista dell’interrogatorio di garanzia davanti al gip Gaspare Sturzo, in programma lunedi prossimo.

Una posizione in linea con quella del difensore di Tiziano Renzi, l’avvocato Federico Bagattini che ieri, alla fine dell’interrogatorio del papà dell’ex premier, ha detto come “la vicenda Consip non abbia uno spettro esclusivamente giudiziario”.

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Revocate indagini al NOE. Sul fronte delle indagini, in seguito alla fuga di notizie, è stato revocato il mandato al Noe, Nucleo operativo ecologico dei carabinieri, che avevano condotto finora l’inchiesta. La delega viene affidata ora al Nucleo Investigativo di Roma dei  carabinieri. “Gli accertamenti fin qui espletati – si legge in una nota della Procura di Roma – hanno evidenziato che le indagini del procedimento a carico di Alfredo Romeo e altri sui fatti (poi) di competenza di questa Procura sono state oggetto di ripetute rivelazione di notizie coperte da segreto sia prima che dopo la trasmissione degli atti a questo Ufficio, sia verso gli indagati o comunque verso persone coinvolte a vario titolo, sia nei confronti degli organi di informazione”.
Difesa Tiziano Renzi: “Indagini difensive”. Il difensore di Tiziano Renzi, avvocato Federico Bagattini, ha ricevuto l’incarico di svolgere indagini difensive nel cui ambito ascolterà l’ad di Consip Luigi Marroni. Lo rende noto lo stesso legale con una nota. Il mandato, spiega, è stato affidato “al fine di contribuire all’accertamento della verità” è di “esperire indagini difensive ai sensi dell’art. 391 bis ccp e procedere ad intervista delle persone informate sui fatti, tra cui l’ing. Luigi Marroni”. E, in merito alla fuga di notizie, il legale del padre dell’ex premier, nonostante la rinuncia a chiedere ieri il verbale di interrogatorio di Tiziano Renzi, ha deciso adesso di richiederlo “a fronte della continua pubblicazione di atti” del procedimento.
Lo scontro politico. Gli effetti della vicenda Consip si fanno sentire all’interno del Pd dove non si placano le polemiche, soprattutto in merito alla posizione di Lotti. “Rispetto l’opinione di Cuperlo, ma ritengo che Lotti abbia tutto il diritto di stare al suo posto per una ragione molto semplice: l’avviso di garanzia che lo riguarda è precedente al Natale e quindi i fatti nuovi che stanno emergendo in questo momento sono cosa diversa rispetto a quell’avviso di garanzia”, ha detto il ministro della Giustizia e candidato alla segreteria del Partito democratico, Andrea Orlando, riferendosi a quanto dichiarato da Cuperlo secondo il quale il ministro dello Sport dovrebbe fare un “passo di lato“.

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