Concerto di Natale negato a Rozzano? Non era vero niente
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Concerto di Natale negato a Rozzano? Non era vero niente

Il dirigente scolastico: mai rimosso crocifissi, mai rinviato concerti o negato festeggiamenti natalizi. Lega e Fratelli d'Italia intanto hanno fatto campagna elettorale.

Salvini davanti alla scuola di Rozzano
Salvini davanti alla scuola di Rozzano
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30 Novembre 2015 - 16.34


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Nella lettera che potete leggere sopra, il dirigente scolastico Marco Parma ha spiegato cosa è realmente accaduto nella scuola di Rozzano. Chiarisce che lui non ha mai: rimandato concerti, rimosso crocifissi, negato festeggiamenti, ha solo ritenuto inopportuna la proposta di alcune mamme di insegnare nelle classi, durante la ricreazione, canti religiosi. Decisione assolutamente condivisibile visto che per questa funzione ci sono le chiese e gli oratori, non la scuola pubblica.
Ma la Lega e Fratelli d’Italia ne hanno approfittato alla grande. Appena sono venuti a conoscenza di queste bufale, hanno sfruttato le informazioni distorte, divulgate dai media (colpevoli di disinformare), per fare campagna elettorale. Ecco cosa è accaduto oggi.

Salvini: ci pensino genitori a festeggiarlo Il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, davanti a uno delle sedi dell’istituto comprensivo Garofani, nella bufera per la vicenda del presunto rinvio del concerto natalizio, impugnando un megafono, ha invitato “tutte le mamme e tutti i papà, di tutte le religioni, a spiegare ai loro bambini che la convivenza è bella ma il 25 dicembre rimane la festa di Natale”. “Penso che anche i bambini di altre religioni siano contenti di festeggiare il Natale – ha proseguito il leader della Lega Nord -, e se non ci penserà il preside a farlo, ci pensino le mamme e i papà”. “Ora, però – ha esortato – occupiamoci di soffitti, lavagne e muri che sono le cose più importanti, non le canzoni di Natale”. Davanti alla scuola Salvini è stato applaudito da militanti ma anche da cittadini rozzanesi.

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Alfano, presepe in Prefetture per identità forte La difesa della propria identità cristiana passa anche attraverso la tradizione millenaria come il Presepio che il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, vuol far allestire nelle Prefetture italiane. “Chiederò – ha detto il ministro – che il Presepio venga fatto anche nelle Prefetture d’Italia. Di fronte a chi pensa che cancellare le nostre identità serva a favorire il dialogo, oggi rispondiamo facendo fare la benedizione del nuovo commissariato di Jesolo al patriarca di Venezia”. “Abbiamo una posizione molto chiara – ha precisato Alfano -. L’incontro, il dialogo funziona di più ed è più vero se c’è un’identità forte. Se si cancella l’identità, non si dialoga, non si incontra, ma si fa solo confusione”. Alfano ha ricordato infine che “quest’anno si farà il Presepio al Viminale perché è un segnale molto importante che lo si realizzi nel ministero che rappresenta anche il luogo dell’unità del Paese”.

Genitori contro il preside. Genitori dell’istituto Garofani e abitanti di Rozzano discutono del preside della scuola, accusato di aver vietato la festa di Natale. Marco Parma ha precisato di non aver vietato la festa ma di essersi opposto al fatto che due mamme insegnassero canti religiosi natalizi ai bambini. Ci sono anche due camionette della Polizia e una dei Carabinieri.

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I genitori: ‘via le bandiere, vergogna’ Ha creato ben più di un malumore la presenza di bandiere di partito di Fratelli d’Italia e una della Liga Veneta, con alcune italiane, davanti alla scuola primaria di Rozzano dove da giorni si discute del presunto rinvio del concerto di Natale. “Via le bandiere, non c’entrano nulla”, hanno detto alcuni dei genitori presenti mentre altri hanno gridato: “Vergogna”. Al presidio è arrivato anche l’ex ministro della Difesa Ignazio La Russa.

Davanti a scuola FI canta ‘Tu scendi dalle stelle’ Esponenti di Forza Italia, con il coordinatore lombardo, Mariastella Gelmini, hanno intonato “Tu scendi dalle stelle” davanti alla sede di via Milano, e non in quella di via Garofani, dell’istituto comprensivo di Rozzano, al centro del caso del concerto natalizio che sarebbe stato rinviato dal preside, mentre l’insegnante lo nega. Gli esponenti di Forza Italia hanno anche esposto uno striscione ‘orgogliosi delle nostre tradizioni’, ‘Il Natale non si tocca’. ‘Non ci può essere accoglienza se manca l’orgoglio delle nostre radici e della nostra storia’.

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Critica la Cei: cancellare il Natale per ‘rispetto’? Ideologico – E’ “pretestuosa” e “tristemente ideologica” la scelta di chi dice di volere rispettare gli altri cancellando, o camuffando, il Natale. Lo sottolinea il segretario generale della Cei, mons. Nunzio Galantino in un editoriale su ‘Vita pastorale’. “Misericordia e accoglienza”, sottolinea mons. Nunzio Galantino, sono le parole chiave di questo Natale. “E lasciatemelo dire! Se questo è il Natale, trovo pretestuosa e tristemente ideologica – scrive mons. Galantino su ‘Vita Pastorale’ – la scelta di chi, per ‘rispettare’ altre tradizioni o confessioni religiose, pensa di cancellare il Natale o di camuffarlo scadendo nel ridicolo”. Sempre sul Natale di quest’anno, il segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana mette in evidenza che “avremo la possibilità di viverlo nell’alveo di un altro evento ecclesiale di particolare valore: il Giubileo Straordinario della Misericordia che Papa Francesco ha fortemente voluto e proposto alla Chiesa intera”.

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