Un gruppo di manifestanti che aderiscono alla protesta dei Forconi ha bloccato l’accesso alle frontiere a Ventimiglia mettendo di traverso alcune auto lungo la statale Aurelia. I mezzi non possono raggiungere né la frontiera di Ponte S. Ludovico, né quella di Ponte S. Luigi. I manifestanti hanno annunciato che si sposteranno anche verso la barriera autostradale della A10.
Dopo aver bloccato la frontier, i forconi si sono spostati nel centro della città. Due i cortei, composti da frontalieri, studenti e commercianti, che stanno paralizzando il centro. Questa mattina un gruppo di manifestanti aveva bloccato l’accesso alle frontiere mettendo di traverso alcune auto lungo la statale Aurelia.
A Torino, che nei giorni scorsi è stata uno degli epicentri delle contestazioni, oggi la situazione è più tranquilla. In città e in provincia restano dei presidi, ma non ci sono intralci alla viabilità. I mercati hanno riaperto.
Anche a Milano non sono segnalati disagi, per il momento: in piazzale Loreto, in mattinata si è radunata solamente una decina di persone e la protesta è ripresa in modo pacifico.
Le manifestazioni continuano in molte città. A Mestre è stato organizzato un raduno davanti alla sede di Equitalia. Al Sud si segnalano piccoli presidi a Bari e a Barletta, con alcuni rallentamenti per il traffico.
Scontri a Roma: a La Sapienza lanciate bombe di carta – Tensione all’Università La Sapienza, a Roma, dove è in corso la Conferenza Nazionale sulla Green Economy. Alcuni studenti, che stanno manifestando contro l’evento, sono riusciti a sfondare le transenne che li separavano dall’aula magna dove si svolge l’incontro e hanno lanciato bombe carta. Davanti all’ingresso sono schierate le forze dell’ordine.
Marino: “Preoccupato per le proteste a Roma” –
Il movimento ha indetto una grande manifestazione la prossima settimana nella Capitale. Il sindaco, Ignazio Marino, si dice preoccupato per l’iniziativa. “È una protesta che nasce da legittime preoccupazioni generate
dal profondo disagio economico che il Paese continua a vivere”, ha dichiarato. Poi ha aggiunto: “è molto facile, come accaduto in passato, che in manifestazioni che esprimono con grande determinazione un disagio si inseriscano persone violente che trasformano una protesta legittima in una situazione di pericolo per la popolazione e per la città”.
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