Revocati i domiciliari a Schettino
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Revocati i domiciliari a Schettino

Il comandante della nave naufragata al Giglio dovrà solo osservare un obbligo di dimora a Meta Sorrento.

Revocati i domiciliari a Schettino
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5 Luglio 2012 - 14.22


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Il gip di Grosseto ha revocato gli arresti domiciliari al comandante della Costa Concordia Francesco Schettino. Per lui solo l’obbligo di dimora a Meta di Sorrento. Schettino era agli arresti domiciliari dal 17 gennaio 2012, alcuni giorni dopo la tragedia al largo del Giglio della nave da crociera di cui era il capitano.

Sull’istanza di revoca degli arresti domiciliari, proposta dai difensori di Schettino, il pubblico ministero aveva espresso parere favorevole indicando la sostituzione con la misura dell’obbligo di dimora. Lo si legge nell’ordinanza del gip Valeria Montesarchio diffusa dalla difesa del comandante.

E lui, il capitano della Concordia, parla e ricostruisce le fasi della manovra davanti al Giglio, in una memoriale inviato ai suoi difensori, secondo alcune anticipazioni di stampa.
“In quel momento una mano divina si è sicuramente posata sulla mia testa. Se avessi continuato su quella rotta, avremmo colpito lo scoglio con la prua. Sarebbe stata un’ecatombe”, racconta Schettino.

“C’é chi, a verbale, ha dichiarato che l’impatto con la poppa è stato causato da una mia allucinazione, un’allucinazione che mi avrebbe fatto virare a destra provocando la scodata verso sinistra… Altro che allucinazione! Piuttosto è stato il mio fiuto, il mestiere, il saper riconoscere il mare a farmi fare quella sterzata repentina a dritta”, dice ancora Schettino.

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