A Castelvetrano si inneggia al padrino
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A Castelvetrano si inneggia al padrino

Nel paese del boss di Cosa Nostra Messina Denaro compare una scritta che elogia il suo 'coraggio'. Cancellata, ma solo dopo la denuncia fatta da Libera.

A Castelvetrano si inneggia al padrino
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29 Maggio 2012 - 17.28


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Probabilmente è stata la risposta della mafia a chi, nei giorni scorsi, a Castelvetrano, aveva affisso manifesti che insultavano pesantemente il boss latitante Matteo Messina Denaro, che è proprio di Castelvetrano. Sta di fatto che, questa mattina, poco fuori la città, qualcuno ha scritto parole inneggianti al numero uno di Cosa Nostra.

Scritta subito cancellata, dopo la denuncia fatta da Libera. “Illumina il mio cammino”, diceva l’anonimo graffitaro amico di Cosa Nostra, rivolgendosi al super latitante, obiettivo dei cacciatori di boss.

Libera coglie l’occasione per tenere alta l’attenzione: Castelvetrano, città di Matteo Messina Denaro, apparentemente sonnolenta e salottiera, è anche questa; città che si sveglia con una richiesta d’aiuto rivolta al numero uno della mafia.

Tutto accade a pochi giorni dal 23 maggio, ricorrenza della strage di Capaci, che ha visto una straordinaria mobilitazione, soprattutto di giovani. Segnali come quelli di questa mattina, in risposta alle manifestazioni per la legalità, vogliono lanciare un messaggio: ci siamo ancora. Il tentativo è sempre quello di intimidire.

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