Sette milioni e 665 mila euro nel 2009, più 12 milioni e 228 mila euro nel 2010. Totale: quasi 20 milioni di euro. E’ questo l’ammontare delle risorse che Giuseppe Spinelli, il ragioniere personale di Silvio Berlusconi incaricato di gestire la contabilità del Cavaliere, ha portato ad Arcore nel biennio 2009-2010. Tutti soldi – secondo l’ipotesi accusatoria formulata dalla procura di Milano – serviti per pagare le ragazze ospitate alle feste di Villa San Martino.
A chiarire il meccanismo dei pagamenti è lo stesso ragioniere Spinelli, ascoltato come testimone nell’aula del processo sulla cosiddetta vicenda Ruby. Per ogni pagamento – ha detto il contabile rispondendo alle domande del procuratore aggiunto, Ilda Boccassini, e del pm, Antonio Sangermano, – ”doveva comunque passare la firma di Silvio Berlusconi. Io eseguivo e basta”. In particolare, secondo il racconto di Spinelli, Berlusconi faceva un assegno che poi lui stesso provvedeva a cambiare per riportare ad Arcore la stessa somma in contanti. Somme che ”portavamo ad Arcore di lunedì”, ha spiegato Spinelli senza saper chiarire la ragione di quei pagamenti: ”Erano ragazze che non avevano lavoro – si è limitato a dire in aula – che arrivavano dall’estero e non avevano una casa”.
Spinelli era incaricato anche di occuparsi dei pagamenti delle ragazze alloggiate nel residence di Via Olgettina 65.
Berlusconi provvedeva a tutti i pagamenti: affitto, spese di condominio, bollette per le utenze di luce e gas. Anche se “la gestione – ha chiarito in aula Spinelli – veniva fatta da Nicole Minetti”.
E anche dopo lo scoppio della vicenda Ruby, i versamenti alle ragazze sono proseguiti anche se con modalità diverse rispetto al passato: ”Prima – ha detto Spinelli – davamo contanti alle singole richiedenti ad Arcore, da quest’anno facciamo bonifici mensili”.
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