Per illegalità, corruzione e malaffare non c'è recessione
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Per illegalità, corruzione e malaffare non c'è recessione

Denuncia della Corte dei Conti all'inaugurazione dell'anno giudiziario. L'Italia, rispetto al resto d'Europa, detiene quasi il record di evasione, che si attesta intorno al 36%.<br><br>

Per illegalità, corruzione e malaffare non c'è recessione
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redazione Modifica articolo

16 Febbraio 2012 - 14.37


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Bel record. Illegalità, corruzione e malaffare sono fenomeni ancora troppo presenti nel Paese, le cui dimensioni sono di gran lunga superiori a quelle che vengono, spesso faticosamente, alla luce.
Lo ha detto oggi il presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, nel discorso di inaugurazione dell’anno giudiziario, illustrando i campi in cui è impegnata la magistratura contabile.
L’Italia rispetto al resto d’Europa, detiene quasi un record poco lusinghiero, quello relativo all’evasione dell’ Iva, che si attesta intorno al 36%. Pare che solo la Spagna “vanta” un livello di evasione maggiore del nostro.

Fantasia criminale. Nella mappa delle illegalità che danneggiano le finanze pubbliche Gianpaolino ha citato “la corruzione, i comportamenti posti in essere nell’esercizio dell’attività sanitaria, l’errata gestione dei servizi di smaltimento dei rifiuti, l’illecita percezione di contributi pubblici o comunitari, il colposo utilizzo di strumenti derivati o simili prodotti finanziari, i danni connessi alla costituzione e gestione di società a partecipazione pubblica, la responsabilità per danni connessi alla stipula di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, i pregiudizi erariali conseguenti ad errori nella gestione del servizi di riscossione dei tributi”.

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