È morto il giornalista Piero Scaramucci, fu tra i fondatori di Radio Popolare
Top

È morto il giornalista Piero Scaramucci, fu tra i fondatori di Radio Popolare

Lo ricorda in particolar modo l'Anpi, di cui fu vicepresidente della sezione di Milano.

Piero Scaramucci
Piero Scaramucci
Preroll

globalist Modifica articolo

11 Settembre 2019 - 14.34


ATF

Piero Scaramucci, uno dei fondatori di Radio Popolare nel 1976, è morto mercoledì mattina all’età di 82 anni alla clinica Humanitas di Milano. La notizia è stata diffusa dalla ‘sua’ Radio, che ha letto il seguente comunicato: “Piero Scaramucci è stato l’elaboratore del progetto politico-editoriale che ha dato origine a Radio Popolare; è stato direttore nella primissima fase della vita della radio, che è tornato a dirigere nel 1992 restandone alla guida fino al 2002. I programmi di oggi del palinsesto saranno dedicati alla figura di Piero”. 
A ricordare Scaramucci anche la sezione Anpi di Milano, che ha rilasciato il seguente comunicato: “Ci siamo visti l’ultima volta lo scorso 10 agosto, in piazzale Loreto – si legge nel messaggio -, nella ricorrenza del 75° anniversario dell’eccidio dei 15 Martiri e ci siamo ripromessi di riprendere con slancio l’iniziativa della nostra Associazione per contrastare il risorgere dei movimenti neofascisti e il crescente clima di odio e di intolleranza che sta investendo il nostro Paese. Ricorderemo sempre Piero con commozione ed affetto. Alla moglie Mimosa, alla figlia Marianna, ai familiari esprimiamo l’affettuosa vicinanza di tutta l’Anpi”. 
Con l’Anpi Scaramucci ha avuto una lunga carriera, anche in qualità di vicepresidente della Sezione Almo Colombo, del quartiere Isola di Milano. Roberto Cenati, presidente Anpi Milano, ha scritto: “Negli anni ‘60 e ’70 Scaramucci, come giornalista della Rai ha seguito vicende di cronaca, sindacali e politiche dalla morte di Enrico Mattei ai fatti del ’68, dalle vicende della banda Cavallero ai conflitti sociali, dall’alluvione di Genova al processo di Catanzaro per la strage di Piazza Fontana. Negli anni ’80 per le rubriche del TG1 ha svolto inchieste e reportage, come quelle della guerra Iran-Iraq e il primo reportage dalla Cambogia del dopo Pol Pot. Nel 1987 ha seguito per il TG2 l’alluvione in Valtellina effettuando la diretta sulla tracimazione. È stato inviato della trasmissione Samarcanda con dirette dai luoghi critici della mafia. Al TG3 nel 1991 ha condotto l’edizione della notte nel periodo della prima guerra del Golfo”. 
Scaramucci è noto anche per aver scritto un libro-intervista a Licia Pinelli, vedova dell’anarchico Giuseppe Pinelli, morto durante gli anni di Piombo, dal titolo “Una storia quasi soltanto mia”. 

 

Native

Articoli correlati