Camerata gatto, la strategia fascio animalista per avere consensi
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Camerata gatto, la strategia fascio animalista per avere consensi

Sono 60 milioni i pet da compagnia in Italia. Un passe-partout formidabile per chi cerca consensi. E così anche una delle più grande aziende di cibo per animali da compagnia è scivolata nell'equivoco...

La parodia (giocosa, nulla di vero, è un fotomontaggio), del gatto di Hitler
La parodia (giocosa, nulla di vero, è un fotomontaggio), del gatto di Hitler
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15 Dicembre 2017 - 18.44


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Una premessa d’obbligo. Diciamo che il fascismo si incunea. Pulisce le piazze, porta i pacchi della spesa alimentare (pagati da noi, non da loro) alle famiglie bisognose, si rende utile, talvolta indispensabile. Una pratica politica vecchia, cavalcata dai goodfellas soprattutto di CasaPound sulle orme del vecchio, solidale Pci, ma con altro obiettivi. Quindi in questa strategia gli animali hanno il loro peso. In Italia le bestiole da compagnia sono 60 milioni. Un intero pianeta.

Quindi accade che una delle più grandi aziende di mangimi per pet sia inciampata nel fascio-animalismo. E’ successo ad Arcaplanet che per statuto “si schiera dalla parte di chi ama gli animali. Qualsiasi associazione con regolare statuto può partecipare alle iniziative di charity messe a disposizione dall’azienda”. Anche se sono organizzazioni neofasciste come Lealtà e Azione. La catena di prodotti per animali più famosa d’Italia sabato scorso ha ospitato nei propri locali gli estremisti di destra dietro la sigla “I lupi danno la zampa”. Alla richiesta di chiarimento di alcuni clienti, la risposta dell’azienda attraverso i propri canali social è stata quella di rivendicare la scelta. Detto, fatto. Online è partito il boicottaggio con l’hashtag #boicottArcaplanet.

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Come scrive Repubblica: (tanto accade) “Grazie alla creazione di sigle e associazioni direttamente riconducibili alla formazione neofascista ma che si travestono da no profit per conquistare consenso e ottenere spazi altrimenti impossibili: Branco onlus, Lupi delle vette, CooXazione, Wolf of the ring, Memento. Il nome dell’associazione “I lupi danno la zampa”, in questo caso, “indica la necessità e l’impegno di ripartire dagli antichi vincoli tradizionali di conoscenza e rispetto della natura, per poter combattere quella nevrosi di massa che induce l’uomo moderno, prigioniero del delirio materialista e progressista, a devastare l’ambiente e ad auto-distruggersi”. Il richiamo del lupo rientra a pieno titolo nell’immaginario neonazista, un animale considerato fiero, combattivo e legato al branco già nel Terzo Reich”.
Occhio. Stare svegli. la propaganda passa anche attraverso gli animali che amiamo, ahinoi.

 

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