“Vuoi trovare un buon lavoro, la Wagner ti sta aspettando”. È questo il messaggio dei cartelloni comparsi oggi in tutte le città russe.
La speranza di Putin è di ottenere quelle adesioni alla guerra che tanto gli servono, in un conflitto che si sta dimostrando lungo, e che ha fatto registrare migliaia di morti. In entrambi i fronti, certo, ma con un bilancio inaspettatamente pesante in quello russo. Putin non se la sente di ricorrere ad una mobilitazione di massa, teme una reazione negativa, teme un sostanziale rifiuto da quelle repubbliche più “spremute” in termini di perdite umane. Teme che si moltiplichino i casi di rientro anticipato a casa, come è accaduto coi buriati e con i soldati provenienti da altre regioni povere della Russia.
Oggi, dunque, è comparso questo esplicito invito ad entrare nel discusso “esercito” di mercenari della Wagner, quello dei lavori più sporchi. “Pago bene!”, è il messaggio dello zar di Mosca.
Gruppo Wagner: il nome deriva dalla passione del suo leader e fondatore, Dmitry Valeryevich Utkin, per Richard Wagner e per la sua opera L’anello del Nibelungo. Una passione che Utkin ha acquisito da fervente ammiratore di Adolf Hitler.