Putin accusa la Nato: "Riempie l'Ucraina di armi e spinge Kiev per una soluzione militare nel Donbass"
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Putin accusa la Nato: "Riempie l'Ucraina di armi e spinge Kiev per una soluzione militare nel Donbass"

Una notta del Cremlino dopo il colloquio tra Putin e Macron: "I civili delle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk soffrono, e sono costretti a scappare verso la Russia"

Putin accusa la Nato: "Riempie l'Ucraina di armi e spinge Kiev per una soluzione militare nel Donbass"
Crisi tra Russia e Ucraina
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20 Febbraio 2022 - 16.30


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Ucraina e Russia: colpa della Nato? No, colpa di Mosca. I punti di vista sono diametralmente opposti rispetto a chi si deva dare la responsabilità della crisi.

Vladimir Putin, nel colloquio telefonico con Emmanuel Macron, “ha attirato l’attenzione sugli sforzi in corso dei Paesi della Nato di riempire l’Ucraina di armi moderne e munizioni, spingendo così Kiev verso una soluzione militare al cosiddetto problema del Donbass”. 

Lo si legge in una nota del Cremlino, secondo cui, “come conseguenza, i civili delle ‘Repubbliche popolari’ di Donetsk e Lugansk soffrono, e sono costretti a scappare verso la Russia per sfuggire all’intensificazione dei bombardamenti”.

L’impegno per il cessate il fuoco

Il presidente francese Emmanuel Macron e l’omologo russo Vladimir Putin hanno condiviso, nel colloquio telefonico di oggi, l’impegno a ”lavorare intensamente” per raggiungere un cessate il fuoco. Lo ha reso noto l’Eliseo spiegando che i due leader hanno parlato della necessità di ”un intenso lavoro” per consentire che ”nelle prossime ore” si tenga una riunione del gruppo di contatto trilaterale.

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Inoltre hanno condiviso che occorre “dare priorità a una soluzione diplomatica all’attuale crisi” ed è necessario ”fare tutto il possibile per raggiungerla”. In quest’ottica “nei prossimi giorni e settimane sarà svolto un intenso lavoro diplomatico”.

”I due capi di Stato si sono impegnati in modo fermo a intraprendere tutte le azioni utili per evitare l’escalation, ridurre i rischi e tutelare la pace”, ha concluso la nota dell’Eliseo.

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