La Cina, seconda economia mondiale dopo gli Stati Uniti, contesterà i dazi imposti da Washington presentando un ricorso presso l’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO), ha dichiarato il ministero del Commercio cinese in un comunicato.
L’annuncio arriva dopo che il presidente statunitense Donald Trump, sabato, ha ordinato l’applicazione di dazi del 25% sulle importazioni da Canada e Messico e del 10% sui prodotti provenienti dalla Cina, a partire da martedì.
Secondo il ministero del Commercio di Pechino, l’imposizione di questi dazi da parte degli Stati Uniti “viola gravemente” le regole della WTO, e ha invitato Washington a “intraprendere un dialogo sincero e rafforzare la cooperazione”.
Il ricorso al WTO rappresenta un’azione in gran parte simbolica, già adottata da Pechino in risposta ai dazi imposti dall’Unione Europea sui veicoli elettrici prodotti in Cina.
Il ministero ha inoltre affermato che questi dazi “non solo non aiutano a risolvere i problemi degli Stati Uniti, ma danneggiano anche la normale cooperazione economica e commerciale”. Come già sottolineato nel riepilogo iniziale, la Cina ha dichiarato che adotterà contromisure per “tutelare i propri diritti e interessi”, anche se non è ancora chiaro in che modo. Da settimane, infatti, la portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, ha ribadito la posizione di Pechino: in una guerra commerciale non ci sono vincitori.
