Elon Musk compra Twitter, la provocazione di Jeff Bezos: "Ora la Cina avrà più influenza?"
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Elon Musk compra Twitter, la provocazione di Jeff Bezos: "Ora la Cina avrà più influenza?"

Il fondatore di Amazon ha insinuato una maggiore influenza della Cina, dopo l'acquisizione della piattaforma social da parte del proprietario di Tesla.

Elon Musk compra Twitter, la provocazione di Jeff Bezos: "Ora la Cina avrà più influenza?"
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26 Aprile 2022 - 10.53


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Elon Musk ha acquistato Twitter per 44 miliardi di dollari, un’operazione che cambierà il modo di vivere il social network e che pone le basi per una rivoluzione nel mondo della comunicazione, e non solo. Non è passata inosservata, infatti, la frecciata lanciata dal fondatore di Amazon Jeff Bezos, che proprio su twitter ha provocato Musk.

“Domanda interessante. Il governo cinese ha appena guadagnato un po’ di influenza sulla piazza della città?”, ha twittato Bezos in risposta a un giornalista del New York Times che aveva messo in evidenza che Tesla dipende dalla Cina per il suo grande mercato e le batterie al litio.

 Il riferimento del fondatore di Amazon alla “piazza della città” cita lo stesso Musk che in un post aveva definito Twitter la “piazza digitale della città”. Nelle scorse ore il patron Tesla ha raggiunto un accordo da 44 miliardi di dollari con Twitter per comprare la società. Con questa acquisizione l’uomo più ricco del mondo ha messo le mani su uno dei social più influenti promettendo di farne la piattaforma della libertà di parola per eccellenza. Questa operazione finanziaria ha innescato un dibattito sulle implicazioni di un individuo potente e ricco, con molteplici interessi commerciali, che possiede una piattaforma utilizzata da 217 milioni di persone che gioca un ruolo chiave nel plasmare l’agenda politica e mediatica negli Stati Uniti e altrove.

E così anche il commento di Bezos si inserisce in questo contesto. Il fondatore e presidente esecutivo di Amazon ha chiarito poi il suo commento in tweet successivi e ha scritto che qualsiasi pressione cinese è improbabile che si traduca in censura. “La mia risposta a questa domanda è probabilmente no. Il risultato più probabile a questo proposito è una complicazione in Cina per Tesla, piuttosto che la censura a Twitter”. Ha aggiunto: “Ma vedremo. Musk è estremamente bravo a navigare in questo tipo di complicazioni”.

Il fondatore di Amazon e Musk si sono spesso lanciati frecciate, attaccando le reciproche aziende sui social. L’ultimo scambio al vetriolo all’inizio del mese quando Musk ha scritto su Twitter che il Washington Post, di proprietà di Bezos, è “sempre buono per farsi una risata”, in risposta a un editoriale del quotidiano intitolato “L’investimento di Elon Musk su Twitter potrebbe essere una cattiva notizia per la libertà di parola”.

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