“Taranto Grand Tour”: lontano dagli stereotipi la città pugliese mostra tutta la sua bellezza
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“Taranto Grand Tour”: lontano dagli stereotipi la città pugliese mostra tutta la sua bellezza

In tre giorni, con visite guidate, è stato possibile far ammirare ai cittadini e ai turisti luoghi storici e bellezze naturali della "Città dei due mari".

“Taranto Grand Tour”: lontano dagli stereotipi la città pugliese mostra tutta la sua bellezza
In foto, un particolare della locandina dell'evento
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redazione Modifica articolo

2 Gennaio 2023 - 11.12 Culture


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di Giuseppe Aquaro

Tutti parlano di Taranto per i decennali problemi posti dalle acciaierie. Tutti ne parlano e ne sparlano ma pochi la conoscono nel suo vero volto. Forse tra gli stessi abitanti sella citta dei due mari. Per fortuna molti hanno potuto ammirare queste sue autentiche bellezze proprio sul finire dell’anno – da 28 al 30 dicembre- grazie alla cooperativa “Polisviluppo” che con molti dei suoi operatori culturali ha guidato turisti e cittadini attraverso i luoghi che mostrano il volto più bello della città, lontano, quindi, dagli stereotipi e dai luoghi comuni. L’iniziativa, che si è avvalsa della collaborazione del Comune, fa parte del il Piano di rigenerazione sociale per l’area di crisi di Taranto.

In esclusiva, grazie a quest’originale iniziativa, i tarantini, ma anche i turisti e gli studenti fuori sede, ora in in vacanza, hanno potuto visitare la Chiesa Santa Maria della Scala; la Tomba degli atleti, uno dei più importanti monumenti funerari di Taranto di età arcaica; la casa di Sant’Egidio che si trova presso il Pendio La Riccia e la chiesa di San Michele Arcangelo.

Il viaggio è consistito non solo nella visita di questi luoghi. Gli organizzatori delle tre giornate all’insegna dell’arte hanno permesso di visitare, infatti, alcuni dei posti più iconici: la parte dedicata a città vecchia, con i resti delle colonne doriche del tempio dedicato a Poseidone; il Castello Aragonese e, con un’apertura più che straordinaria, gli Ipogei, sotterranei risalenti all’epoca tardo-antico e medievale con le loro abitazioni, luoghi di culto e testimonianze di vita.

Un altro luogo degno di nota che, in realtà, è aperto ordinariamente è il Mudi (Museo Diocesano), sempre situato nella città vecchia di Taranto, il quale, oltre ad ospitare molti ritrovamenti e pitture sacre nell’area tarantina, ospita il più grande gioiello sacro al mondo. Si tratta di uno sportello del tabernacolo della Chiesa di San Francesco di Paola a Napoli in topazio, il quale fu commissionato da Ferdinando II.

Queste visite hanno permesso di far conoscere quindi ancora meglio, quello che Taranto può offrire ai suoi cittadini e alle migliaia di turisti che, nell’ultimo anno, sono aumentati grazie agli interventi effettuati da parte dell’amministrazione e, soprattutto, di alcune aziende private.

Tra tutte le dichiarazioni e i pareri degli operatori della cultura si spera che, dopo questa importante e qualificata iniziativa, si possa definitivamente aprire in modo ordinario questi luoghi di interesse e che si possa far scoprire una città del tutto nuova, piena di bellezza e di storia.

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