Alghero Music Spotlight e Cous Cous Fest
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Alghero Music Spotlight e Cous Cous Fest

Alghero Music Spotlight e Cous Cous Fest, manifestazioni in Sardegna e Sicilia per chiudere un’estate di grande musica. Ne abbiamo parlato con il direttore artistico, Massimo Bonelli.

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2 Settembre 2022 - 14.30


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di Giordano Casiraghi 

Si è rimessa in moto la macchina della musica dal vivo, da ogni parte d’Italia si susseguono gli appuntamenti e mai come quest’anno il pubblico partecipa con entusiasmo riempiendo ogni proposta. Per settembre sono previsti due manifestazioni nelle isole, la prima ad Alghero dal 9 all’11 settembre e la seconda in provincia di Trapani dal 16 al 25 settembre. Nell’ordine avremo l’Alghero Music Spotlight che vede sul palco il 9 settembre Fulminacci, Gaia e Mr.Rain, il 10 settembre Ariete, Venerus e Angelina Mango, l’11 La Rappresentante di Lista, Ditonellapiaga e Caffelatte. Oltre a loro si esibirà ogni sera un artista emergente selezionato da un contest al quale si sono iscritti 538 artisti.

Serate all’insegna delle nuove generazioni musicali, anche se qualcuno ha più di qualche anno sulle spalle come attività. La Rappresentante di Lista si è imposta allo scorso Festival di Sanremo con «Ciao Ciao», ma sono più di dieci anni che calcano la scena e sono arrivati al quarto album. Altro nome ormai affermato è quello di Fulminacci, cantautore romano con già all’attivo una Targa Tenco per l’album d’esordio «La vita veramente», ma a Sanremo l’artista è tornato quest’anno per presentare il brano «Santa Marinella», a significare che ormai non esistono più barriere tra canzone d’autore e canzone commerciale.

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Ancora ad Alghero, nell’Anfieteatro dedicato a Ivan Graziani, si esibirà Angelina Mango, figlia d’arte, già lanciata nel mondo della canzone con vari brani dove ha collaborato Tiziano Ferro. Portavoce della nuova Generazione Z è Ariete che nei giorni scorsi da un concerto a Gallipoli ha criticato Giorgia Meloni. Nuove generazioni capaci di farsi sentire e di esprimere un’opinione in fatto sociale e politico. Artista a tutto campo invece è Caffelatte che ha anche pubblicato il romanzo «Blue», come di tutto rispetto le altre presenze all’Alghero Music Spotlight: da Ditonellapiaga a Gaia, Mr.Rain e Venerus. Durante le tre serate si potranno gustare i vini della Sella & Mosca, la celebre cantina sarda che è partnership dell’evento, mentre l’ingresso alle serate è fissato a 20€.

Altra isola, altra girandola di appuntamenti è quello che succede a San Vito Lo Capo in provincia di Trapani al Cous Cous Fest arrivato alla 25^ edizione. Dieci spettacoli gratuiti sulla spiaggia di San Vito Lo Capo da metà settembre, con Dargen D’Amico (16), Eugenio Bennato e Tarantapower (17), Paola Turci(18), Med Free Orkestra (19), Ermal Meta (20), Piero Pelù (21), Lello Analfino(22), Orchestra Notte Della Taranta (23), Shantel (24), Agricantus (25).

Per l’occasione San Vito Lo Capo tornerà ad ospitare chef provenienti da tutto il mondo, ospiti e artisti per una dieci giorni con sfide di cucina, degustazioni, concerti e incontri culturali. 

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Novità dell’edizione di quest’anno saranno gli incontri con gli artisti, i Talk and Music, una serie di interviste che vedranno protagonisti Paola Turci, Ermal Meta e Piero Pelù in un dialogo alla loro scoperta e riscoperta, anche e soprattutto oltre la musica.

Direttore artistico dei due Festival è Massimo Bonelli, già direttore artistico del Concertone del Primo Maggio di Roma oltre che consulente discografico, event manager, produttore con la sua iCompany. 

Lo abbiamo raggiunto per farci raccontare come sono nati questi due eventi:

Per quanto riguarda l’Alghero Music Spotlight è successo che lo scorso anno ho trascorso una vacanza con la famiglia proprio ad Alghero, dopo che abbiamo rinunciato a un’isola della Grecia per via di zone gialle a seguito del Covid. Ebbene ad Alghero ho incontrato il produttore Francesco Fiore e con lui abbiamo ideato il Festival insieme alla Fondazione Alghero.

Avete allestito un programma dove emerge un’area artistica molto giovane, o perlomeno conosciuta soprattutto da un pubblico giovanile. Una scelta?

Certamente una scelta, per dare visibilità alla musica attuale con artisti in ascesa nelle varie tipologie di genere. Una fotografia di quello che sta succedendo in ambito di musica d’autore. Tre serate che vanno a chiudere una ricca stagione di concerti in quel di Alghero.

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Generi musicali che si mischiano con più facilità, dove per esempio Fulminacci viene premiato al Premio Tenco e poi lo si ritrova al Festival di Sanremo. Cosa è cambiato?

È una musica trasversale, è l’effetto dell’era digitale che deriva anche dal nuovo modo di ascoltare musica dove i generi si sovrappongono e si amalgamano con più facilità.

Altra storia quella del Cous Cous Fest, ovvero?

Entrambi hanno la particolarità di essere in un posto da favola, dalla Sardegna alla Sicilia a San Vito Lo Capo. In questo caso il Festival esiste da 25 anni e per me è la prima volta che lo seguo come direttore artistico. Ho voluto inserire nomi importanti, non solo concerti ma anche incontri tra l’artista e il pubblico. Un buon modo per chiudere la stagione estiva, ma altri impegni mi attendono e le ottime risposte del pubblico fanno ben sperare in un ritorno alla normalità. 

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