Se la tv diventa gogna: la disgustosa involuzione del talk show di Barbara D’Urso in tempi di Covid-19
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Se la tv diventa gogna: la disgustosa involuzione del talk show di Barbara D’Urso in tempi di Covid-19

Lo spettacolo andato in onda su Pomeriggio Cinque è uno dei momenti più bassi della storia della televisione

Barbara D'Urso
Barbara D'Urso
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Giuseppe Cassarà Modifica articolo

14 Aprile 2020 - 15.43


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“Ecco Barbara, Barbara! L’uomo ha aumentato il passo e sta scappando, lo stiamo inseguendo! Si sta allontanando tra le case e lo stiamo inseguendo! Andrea, inquadra!”.

Il tono è concitato, febbrile: la ripresa aerea mostra una spiaggia e un puntino – il colpevole – che si allontana mentre un elicottero (un elicottero!) della Guardia di Finanza lo inseguiva.

I Monty Python non avrebbero saputo inventarsi di meglio: il comico sfocia nel surreale e grottesco, dando vita a una delle scene peggiori che siano mai passate sui nostri schermi. E a regalarci questo momento è stata sempre lei, nostra signora della Tv-spazzatura Barbara D’Urso, circonfusa da un’aureola di luce artificiale che le spiana le rughe ma non riesce a nascondere la grettezza della sua trasmissione, Pomeriggio Cinque.

Davanti a una scena su cui si sono sprecati aggettivi (‘orwelliano’ più di tutti) si rimane davvero basiti. Barbara D’Urso ha aizzato i suoi telespettatori, spingendoli a considerare come un criminale un uomo di Jesolo che stava facendo una passeggiata su una spiaggia deserta. La voce della reporter, eccitata da questo bagno di sangue virtuale, è vomitevole. Fa intendere che, in questo momento di tragedia nazionale, c’è davvero chi si frega le mani, chi si lascia andare a danze scomposte per la felicità di avere nuova carne da maciullare sui nostri schermi.

D’accordo, l’uomo stava violando la quarantena. Nessuno lo mette in dubbio. Ma è normale uno Stato in cui la Guardia di Finanza fa salire a bordo di un elicottero una reporter di una trasmissione di gossip di bassa lega per fare un servizio sensazionalistico, mascherando quella che è a tutti gli effetti una semplice contravvenzione in una scena che ricorda la fuga di OJ Simpson dalla polizia dopo che aveva ucciso la moglie? È normale che Barbara D’Urso, che già si è resa protagonista della preghiera in paillettes in diretta con il signore degli sceriffi Matteo Salvini, si senta autorizzata a dare uno spettacolo del genere? È possibile che in questo paese certe persone possano sempre e comunque agire al di sopra della comune decenza, quando non della legge?

Bisogna pretendere una punizione esemplare, e la devono pretendere sopratutto coloro che imputano a certa parte politica la responsabilità di spacciare odio. Anche questo è odio, magari filtrato degli occhiali rosa della televisione, ma rimane pericoloso e irresponsabile, distribuito da mani ciniche che continuano ad abusare del potere che hanno. Come minimo l’uomo di Jesolo avrebbe ogni diritto di denunciare chi lo ha trasformato in un pericoloso criminale in diretta televisiva. L’ultima cosa di cui abbiamo bisogno in questo momento è una nuova, scintillante, sceriffa.

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