Michelle Obama forse a Sanremo, e Gasparri la prende male: "Tribuna anti-Trump"
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Michelle Obama forse a Sanremo, e Gasparri la prende male: "Tribuna anti-Trump"

È un'ipotesi, peraltro remotissima, presentata in Rai dalla giornalista Rula Jebreal, ma già c'è chi è partito all'attacco. Questo qualcuno è Maurizio Gasparri.

Michelle Obama
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2 Gennaio 2020 - 12.07


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L’inizio dell’anno, in Italia, vuol dire una cosa sola: si avvicina Sanremo. Il mostro del Festival della Canzone italiana, dove di tutto si parla tranne che di canzoni, diventerà nelle settimane che seguiranno il centro del dibattito politico e culturale del paese. Non si sono ancora placati i muggiti della destra per la vittoria ‘rubata’ di Mahmood, che l’anno scorso era diventata il simbolo dei radical chic, della sinistra intellettuale, dei buonisti, della sostituzione etnica, dell’apocalisse gender. Ma quest’anno si vocifera che tra i super ospiti della kermesse, la Rai stia puntando altissimo: si fa addirittura il nome di Michelle Obama.
È un’ipotesi, peraltro remotissima, presentata in Rai dalla giornalista Rula Jebreal, ma già c’è chi è partito all’attacco. Questo qualcuno è Maurizio Gasparri, che scrive: “Geniale l’idea di trasformare il popolarissimo palco di Sanremo in una tribuna anti Trump. A che altro serve, nell’anno delle presidenziali americane, invitare in una seguitissima trasmissione televisiva italiana Michelle Obama, se non a rendere omaggio al politically correct e al pensiero dominante in alcuni ambienti? Che c’entra un comizio di Michelle Obama in una rassegna musicale? Leggiamo che la Rai starebbe studiando attraverso la discussa Rula Jebreal un’iniziativa di questa natura. La giornalista è già nota per le polemiche che ha animato, definendo razzisti coloro che non la pensano come lei. Già non si capisce la sua presenza a Sanremo, perché non risulta essere un’esperta di musica. Né la rassegna deve diventare un palco per comizi di vario tipo. Poi scegliere, nell’anno delle presidenziali americane, una tribuna di questo tipo per una passerella di Michelle Obama, è un’autentica provocazione. Certamente irrilevante ai fini dell’esito delle elezioni americane, che non possono certo essere influenzate da un evento così lontano e in fondo così minimo. Ma perché creare tensioni con un’iniziativa di questa natura? Ma i vertici della Rai non hanno altro a cui pensare? Dopo le figuracce inanellate dall’amministratore delegato, tenuto al guinzaglio da Di Maio, ora pensano di recuperare terreno trasformando Sanremo in una platea per comizi? E basta”.

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